mercoledì, maggio 11, 2011

Il lusso dello studio

Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori oltre un quinto degli studenti universitari presenti in Italia sono iscritti in un’università di una regione diversa dalla loro. A questi si devono sommare anche quegli studenti che, nonostante frequentino in una facoltà della loro regione, sono comunque costretti da motivi logistici a lasciare la casa di famiglia.

È l’enorme esercito degli studenti fuori sede, che gravano nei bilanci familiari in modo considerevole.

La voce che maggiormente incide è quella dell’affitto che, insieme ai costi accessori (luce, acqua, gas, condominio) raggiunge una cifra compresa tra i 4.982 e i 3.756 euro l’anno.

E a poco giovano le detrazioni previste; il modello 730 le prevede fino al 19% della spesa con un tetto di 2.840,51 euro l’anno.

Le strutture destinate alla loro accoglienza (case dello studente) nel 2009 erano capaci di ospitare solo il 2,7% degli studenti; circa 48.000 unità a fronte di un totale di 1.800.000 universitari.

Il mercato degli affitti agli studenti universitari è perciò vastissimo e non mancano situazioni poco chiare, con case fatiscenti e contratti in nero a farla da padrone.

Per questo motivo, i pochi che possono permetterselo decidono di sfruttare la situazione per fare un investimento duraturo acquistando un appartamento specialmente nelle grandi città.

E così che slogan come “vendita appartamenti milano” o “vendita immobili torino” diventano una vera ossessione per alcune famiglie.

L’andamento dei tassi e l’incerto clima economico non permettono ipotesi azzardate, ma non mancano gli esperti del settore secondo i quali il 2011 è un anno buono per investire sul mattone.

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