Nei paesi sviluppati, la retinopatia diabetica rappresenta la principale causa di cecità in persone tra i 25 e i 60 anni d’età. Il rischio di cecità è 25 volte maggiore nei diabetici rispetto ai non diabetici. "Importante è quindi la diagnosi precoce e le terapie che ne possono arrestare i danni a livello dei capillari - spiega il dr. Alberto Bellone, medico e specialista in oftalmologia - Lo sviluppo della retinopatia è in relazione alla durata della malattia diabetica: non è frequente nei primi 5 anni di diabete, ma è presente nel circa 50% dei pazienti affetti da tale malattia da 10 anni.
L’80-90% dei pazienti che soffrono di diabete da 20 anni sono affetti da retinopatia. Generalmente la retinopatia diabetica colpisce per prime le aree periferiche della retina, ma se viene interessata la macula si potrà verificare, anche in fasi precoci, annebbiamento e riduzione della capacità visiva.
Improvvise perdite della vista possono essere dovute ad una emorragia intraoculare (emovitreo) o all’occlusione di un grosso vaso (trombosi), che blocca più o meno completamente il flusso di sangue nella retina. L'OCT o tomogratia ottica a coerenhttp://www.blogger.com/img/blank.gifza di fase è un esame utilissimo oltre all'esame fluoroangiografico retinico che consente di studiare in dettaglio la circolazione sanguigna di retina e coroide. Tra le terapie di scelta per distacco di retina abbiamo il laser ad Argon, il cerchiaggio, la pneumoretinopessia".
Dott. Alberto Bellone
Microchirurgia Oculare
Torino | Milano | Busto Arsizio (VA)
Tel. (+39) 011.318.6318
www.albertobellone.it
mercoledì, maggio 18, 2011
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