Venezia è per definizione una città contemporanea che ha sempre dovuto affrontare le sfide del presente. Ad oggi la sua sopravvivenza è una questione ancora aperta che chiama in causa quotidianamente la sua fragilità. Venezia è una città letteralmente appoggiata sul fango, la cui struttura portante è vecchia di secoli, circondata dall'acqua da cui dipende interamente.
La città è continuamente alle prese con la conservazione del suo inestimabile valore. Fosse una città del passato, sarebbe ferma a raccontare le storie dei secoli scorsi, invece è chiamata a cercare continue soluzioni per sopravvivere.
Venezia è visitata ogni anno da circa 20 milioni di turisti. Gestire numeri simili è un'impresa titanica sia per i costi sia per la fragilità intrinseca della città. Come combinare turismo di massa ed esigenze del territorio è una soluzione ancora da trovare. Tenendo conto anche dell'esigua superficie della città, il problema della convivenza con turismo di massa porta Venezia a fare da apripista nella sperimentazione di nuove soluzioni e di politiche che rispettino le esigenze del turista e della popolazione residente.
Senza negare che il turismo è fonte di ricchezza e principale economia della città, le migliaia di turisti che ogni giorno si riversano a Venezia portano anche costi di gestione e di organizzazione non indifferenti. Una città antica e fragile che si trova a confrontarsi con il crescente numero di persone che nel mondo dimostrano disponibilità a viaggiare.
Trovare un equilibrio che rispetti i bisogni dei turisti e dei residenti è la sfida che Venezia sta affrontando, e la soluzione passa anche attraverso un miglioramento del tipo di offerta turistica che la città può proporre, passando anche attraverso nuovi itinerari di visita a Venezia che non siano i soliti percorsi dal flusso quotidiano che si sposta dalla Stazione, a Rialto, a Piazza San Marco e ritorno.
martedì, dicembre 06, 2011
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