giovedì, marzo 01, 2012

Risultati delle rilevazioni FIAIP sull'andamento del mercato immobiliare urbano 2011 e scenari di mercato per il 2012


E’ stato presentato a Roma, dal Presidente di Centro Studi Fiaip Mario Condò de Satriano, il Report immobiliare Urbano Fiaip per l’anno 2011. Come ci si aspettava i dati ufficiali hanno rilevato un segno meno sia per il numero di compravendite sia per l’andamento dei prezzi di vendita e delle case in affitto a Rimini.
Nel dettaglio, la nostra penisola ha fatto registrare un -5,94% sul numero di affari conclusi ed i prezzi delle abitazioni si sono contratti di -6,98%
I dati vanno letti in modo differente: se il segno meno nelle compravendite non è certo un buon risultato, diverso è il discorso per l’andamento dei prezzi. Ormai da circa tre anni una delle maggiori cause della stagnazione del mercato immobiliare è l’elevata forbice tra il prezzo richiesto da chi vende e la disponibilità di chi compra. Questa discesa, diciamolo, non piccola di quasi il 7% ha avvicinato le parti, anche se, la distanza rimane ancora elevata.
Se l’andamento dei prezzi nella prima metà del 2012 dovesse confermarsi con il segno meno potremmo vedere un secondo semestre positivo.

Ma torniamo sui dati proposti dal Report Urbano di Fiaip: anche il comparto commerciale presta il fianco alla stagnazione. Sono in calo i prezzi di negozi (-9%), uffici (-11%) e capannoni (-10%) così pure il numero di compravendite con un -11% per i negozi, un -11% per gli uffici ed un -10,3% per i capannoni.

Passando ad un analisi sui capoluoghi di provincia va fatto rilevare che Torino è una delle poche città in controtendenza con un +3,75% dei prezzi rispetto al 2010. Ribassi diffusi invece per gran parte delle città: si va dal -3.75% di Siena, a quasi il -12% di Palermo. In mezzo, con oscillazioni comprese tra il -5 ed il -8% troviamo Napoli, Cagliari, Genova, Bologna, Firenze, Roma. Infine, cifra doppia con il segno meno (-10%) per Venezia e Milano.

Il Report è stato realizzato grazie al contributo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed alla presentazione del 16 febbraio erano presenti, tra gli altri, il Prof. Augusto Vitale insieme al Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi.

Ma sentiamo le parole di Mario Condò de Satriano “il mercato immobiliare nel 2011 ha senz’altro risentito dell’impennata dello spread tra titoli italiani e titoli tedeschi. Questo ha dato luogo ad una tempesta finanziaria che ha prodotto il brusco innalzamento del costo del “funding” ponendo ancora gli istituti di credito in una posizione di difesa, e generando, nuovamente, una stretta creditizia che, dopo essersi allentata nel 2010, ha privato la domanda del suo fondamentale sostegno già dal secondo semestre del 2011” A testimonianza di queste dichiarazioni rileviamo che da settembre 2011 tutti gli Istituti di Credito hanno praticamente raddoppiato gli spread applicati sulle condizioni di mutuo. Continua e conclude Condò “il mercato immobiliare risente dei timori sulla tenuta della moneta unita, delle ridotte capacità di risparmio delle famiglie e, in special modo, è stato influenzato dall’ elemento psicologico negativo acuitosi nel terzo trimestre del 2011 con l’introduzione dell’IMU e la paventata revisione del sistema catastale: Tutti questi fattori hanno fortemente influenzato la tendenza ribassista”.


La stretta creditizia gioca un ruolo chiave sull’andamento del mercato immobiliare. Ormai per comprare casa una larghissima fetta di popolazione è costretta a ricorrere al credito. Quasi il 50% degli italiani e oltre il 70% dei cittadini extra U.E. ha dovuto contrarre un mutuo per poter comprare casa durante il 2011.
Piccola curiosità: l’integrazione dei cittadini extracomunitari nel sistema economico italiano si riscontra anche attraverso il -5% di richieste di finanziamento per l’acquisto della casa. A testimonianza di crescita del loro potere economico.

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