giovedì, maggio 31, 2012
Terre rare: USA contrasta il mercato della Cina
La maggior parte delle estrazioni di metalli rari, e con “maggior parte” s'intende oltre il 95% del totale, è oggi sotto il totale controllo della Cina. Si tratta quindi, in modo assai lampante, di un vero e proprio monopolio che incide in modo assai pesante su un vasto panorama di attività commerciali ed industriali, su tutte quella dei componenti elettronici che fanno un uso assai cospicuo di questi metalli. Ma qualcosa sta cambiando all'orizzonte, pare infatti che il suddetto monopolio possa oggi esser messo in discussione visto che gli USA stanno avviando la riapertura, nel territorio della California, di una miniera di metalli rari. Si tratta di una delle miniere più famose, rimasta in funzione fino agli inizi degli anni '80. La Molycorp, la compagnia americana che sovrintende alla miniera, ha di recente rilasciato dichiarazioni riguardanti l'imminente riapertura. L'operazione punta ovviamente a contrastare l'opera d monopolio che la Cina sta portando avanti da ormai diverso tempo ed in questo modo sarà possibile dare nuovamente agli Stati Uniti d'America una posizione di tutto rispetto per quel che concerne la produzione di terre rare. Non si esclude affatto che altre nazioni “ricche” da questo punto di vista (e il continente europeo è tra le aree più interessanti) possano seguire l'esempio USA e avviare in breve tempo la ripresa dell'attività mineraria. Un metodo utile per abbattere non solo i costi dei metalli più preziosi ma anche per intervenire su quelli di largo consumo utilizzati da molte aziende per realizzare lame industriali, guide di scorrimento e guide per macchine utensili.
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