giovedì, giugno 28, 2012

Chi di voi conosce la stampa lith?

Tutti sannole tecniche di stampa fotografica hanno subito, soprattutto con l’avvento del digitale, una profonda trasformazione che in molti casi ha portato anche allo sviluppo di particolari procedimenti di stampa.

Oggi parliamo della stampa lith, che in sostanza è un particolare procedimento di stampa nel quale una normale carta fotografica viene molto sovraesposta e piuttosto che essere sviluppata utilizzando un normale rivelatore per carte, viene impiegato un particolari sviluppo di tipi litografico, il lith appunto.

Le stampe lith, quindi, possono avere un aspetto grafico molto particolare e possono adattarsi a diversi tipi di esigenze; aspetto delicato o graffiante, dal bianco e nero netto e deciso ad un aspetto decisamente più cremoso dove le variazioni e i colori delle immagini possono andare dal neutro al bruno, passando per tutte le sfumature intermedie.

Grazie alla stampa lith è poi possibile ottenere risultati molto differenti tra loro e dare ampio spazio alle sperimentazioni; si tratta quindi di un procedimento molto creativo ma che richiede anche un a grande pazienza e una forte attenzione alla cura dei dettagli e dei particolari.

Per quanto concerne il procedimento la stampa lith presenta un meccanismo molto simile a quello della stampa tradizionale ad eccezione dello sviluppo; nella stampa lith non sono necessari negativi con particolari caratteristiche, quindi è possibile ottenere degli ottimi tradizionali anche con i negativi utilizzati nei procedimenti di stampa classica.

Fondamentale è invece la scelta della carta da stampa; particolarmente indicate per questo tipo di procedimento sono sia le carte baritate che quelle politenate, a contrasto variabile o a gradazione fissa. Questi tipi di carta, insieme ad altre particolari varianti reagiscono bene alla stampa lith, mentre altre hanno una resa meno soddisfacente.

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