La frutta ha un ruolo di rilievo nell’alimentazione degli
italiani un posto speciale insieme alla verdura, ed è per questo che oltre alla
frutta tipica delle varie regioni, si dedica uno spazio considerevole all’importazione della frutta dall’estero per
soddisfare la domanda dei consumatori. Basti considerare che l’Italia è uno dei
pochi paesi nell’ambito dell’Unione Europea, in cui la quantità di frutta
consumata rientra nelle raccomandazioni dell’OMS. I paesi del Sud Europa
infatti consumano più frutta rispetto ai paesi del Nord Europa, e l’Italia, con
i suoi 452 grammi di media giornaliera, rientra nelle raccomandazioni di 400 grammi
al giorno fatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La frutta è un alimento prezioso per le sue proprietà
nutritive, le vitamine, i minerali e le fibre sono elementi fondamentali che
aiutano a ridurre il rischio di molteplici malattie. Cosi, oltre alla frutta “made
in italy”, come mele, pere, pesche, albicocche, uva da tavola, agrumi e tanti
altri prodotti biologici, l’Italia importa
anche frutta all’ingrosso dall’estero per coprire in maniera completa la
domanda di frutta locale ed esotica. Nel nostro paese infatti non è sempre
facile trovare un microclima adatto alla coltivazione delle specie esotiche.
I tempi di maturazione dei vari frutti sono diversi, e questo
permette di avere frutta disponibile tutto l’anno in base alla varietà. Tra la
frutta d’importazione, possiamo distinguere sia la vendita di frutta delle stesse
specie a quelle nostrane, che si sovrappongono ai nostri prodotti locali, sia la
frutta esotica, termine usato per indicare tutti quei frutti che solitamente non
riescono a maturare in climi temperati. Le
banane e gli ananas sono un
esempio di come la frutta esotica sia ormai diventata un’abitudine sulle nostre
tavole.
L’import e export di frutta, e la sua commercializzazione
ha richiesto lo sviluppo di pratiche standard per assicurarsi che arrivi al
consumatore con il giusto grado di maturazione, intervenendo sia sulla maturazione che sulle temperature di
conservazione della frutta raccolta. Per questo ormai in tutto il mondo, grazie
alle pratiche consolidate di conservazione della frutta d’importazione, i
consumatori possono gustare i frutti provenienti da qualsiasi continente.
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