Quando ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico, o a qualche altro tipo di operazione, solitamente il medico sottopone al paziente un documento che lo informa sulla situazione ospedaliera e sui rischi che tale intervento potrebbe portare alla sua salute.
Spesso, però, quest'usanza che dovrebbe essere buona norma, oltre che un obbligo di legge, viene bypassata, senza dare modo al paziente di conoscere realmente a cosa va incontro e senza permettergli di conoscere la situazione della struttura sanitaria in cui sarà operato.
Quando ciò accade prende vita un caso di mancato consenso medico, di cui il medico è primo responsabile.
Omettere delle informazioni così importanti, infatti, costituisce un reato che, spesso, finisce con un risarcimento per mancato consenso informato.
E' importante per il paziente, quindi, far valere i propri diritti, ma spesso si è frenati dai dubbi e timori che riguardano l'aspetto legale della vicenda. “Quanto mi costerà?”, “Ne varrà la pena?”, “Che possibilità ho di vincere la causa?”, sono queste le domande che più spesso ronzano in testa alla persona danneggiata, ma intimorita dai tempi della giustizia italiana-
Fortunatamente esistono servizi di consulenza gratuita che permettono di chiarire sin da subito le responsabilità e danno modo di capire se è il caso di procedere o meno nella richiesta dell'indennizzo per mancato consenso informato.
Gratuitamente ed in tempi veloci è possibile ricevere una relazione medica, da cui si evincerà con chiarezza quante sono le possibilità di successo della pratica, così da agire di conseguenza e come più si ritiene opportuno.
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