Nonostante
appartenga ad una cultura molto distante, la cucina
cinese
è entrata a far parte nell'immaginario collettivo come una delle
alternative gastronomiche esotiche più a portata di mano sul
territorio italiano, con svariate centinaia di ristoranti sparsi su
tutto lo Stivale.
Giunti a noi oltre 30 anni fa, a Roma e Milano negli anni '80, ebbero modo di sfruttare la crisi che in quegli anni avevano intaccato le pizzerie, e le trattorie italiane, per avere un significativo boom, che ne ha consentito la diffusione in tutta Italia. Quando si parla di ristoranti cinesi, in realtà si tende a generalizzare in un solo tipo di cucina, ma in verità, è molto più vasta e ricercata di quello che si pensi. La Cina è un paese che si estende per più di 9000 chilometri, la sua geografia infatti, è molto variegata. Ciò ha portato alla nascita a diverse scuole di cucina.
La cucina del nord ad esempio, è stata molto influenzata dalla cucina mongola. Di umili origini, il frumento è il suo principale alimento, si consuma in larga parte, carne di montone e capra, e la verdura più diffusa è il cavolo cinese. Al nord, predominante è la presenza di Pechino, la capitale, col suo piatto tipico: l'anatra laccata.
Al sud possiamo trovare la cucina della regione del Guandong, i cui ristoranti cinesi hanno un'alta presenza nel nostro paese. E' una cucina molto ricca di riso, verdure, pesce, e frutta. Le carni utilizzate, sono quella di pollo e maiale.
La cucina dell'est vanta un rinomato riso alla cantonese, molto utilizzati i pesci di acqua dolce e degna di nota, è la salsa di soia.
Quella dell'ovest, è una cucina molto speziata, caratteristica di questi territori, è la cottura delle carni, tramite affumicatura per anatra e pollo.
Nella capitale è possibile mangiare a uno dei primi ristoranti cinesi, ad ottenere menzioni positive al Gambero Rosso. Situato in zona Esquilino, la Chinatown di Roma, è il ristorante Hang Zhou. La sua padrona, Sonia, è diventata una vera celebrità romana.
Giunti a noi oltre 30 anni fa, a Roma e Milano negli anni '80, ebbero modo di sfruttare la crisi che in quegli anni avevano intaccato le pizzerie, e le trattorie italiane, per avere un significativo boom, che ne ha consentito la diffusione in tutta Italia. Quando si parla di ristoranti cinesi, in realtà si tende a generalizzare in un solo tipo di cucina, ma in verità, è molto più vasta e ricercata di quello che si pensi. La Cina è un paese che si estende per più di 9000 chilometri, la sua geografia infatti, è molto variegata. Ciò ha portato alla nascita a diverse scuole di cucina.
La cucina del nord ad esempio, è stata molto influenzata dalla cucina mongola. Di umili origini, il frumento è il suo principale alimento, si consuma in larga parte, carne di montone e capra, e la verdura più diffusa è il cavolo cinese. Al nord, predominante è la presenza di Pechino, la capitale, col suo piatto tipico: l'anatra laccata.
Al sud possiamo trovare la cucina della regione del Guandong, i cui ristoranti cinesi hanno un'alta presenza nel nostro paese. E' una cucina molto ricca di riso, verdure, pesce, e frutta. Le carni utilizzate, sono quella di pollo e maiale.
La cucina dell'est vanta un rinomato riso alla cantonese, molto utilizzati i pesci di acqua dolce e degna di nota, è la salsa di soia.
Quella dell'ovest, è una cucina molto speziata, caratteristica di questi territori, è la cottura delle carni, tramite affumicatura per anatra e pollo.
Nella capitale è possibile mangiare a uno dei primi ristoranti cinesi, ad ottenere menzioni positive al Gambero Rosso. Situato in zona Esquilino, la Chinatown di Roma, è il ristorante Hang Zhou. La sua padrona, Sonia, è diventata una vera celebrità romana.
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