giovedì, agosto 01, 2013

Neuroscienziati o neurodeliri?

Non passa giorno senza che i media ci mostrino qualche strabiliante ricerca psichiatrica eseguita con tecniche di neuroimaging (la cattura d'immagini del cervello tramite sofisticate tecniche radiologiche). Ma è vera scienza?

Persino la potentissima APA (Associazione Psichiatrica Americana) ha dovuto riconoscerlo; le varie tecniche di neuroimaging sono da considerarsi solo uno strumento di ricerca e non possono essere usate a scopo diagnostico. Il seguente comunicato si trova in un loro documento:
"Nello specifico, nessuno studio nel nostro settore ha determinato che una qualsiasi anormalità strutturale o funzionale del cervello sia correlata in maniera specifica a un dato disturbo psichiatrico. In aggiunta, gli studi di imaging prendono in considerazione gruppi di pazienti e gruppi di persone sane (gruppo di controllo): di conseguenza le scoperte non possono essere estese a tutte le persone affette da un certo disturbo. Anche laddove si manifestano differenze sostanziali tra i gruppi, rimane sempre un ampio margine di sovrapposizione tra i gruppi."
Tradotto in parole povere: non abbiamo mai dimostrato alcuna causa organica ai cosiddetti disturbi mentali, e qualsiasi tentativo si è risolto in un buco nell'acqua.

L'ultima frase significa che persino negli studi migliori (quelli in cui si evidenzia una certa differenza statistica tra l'immagine cerebrale dei cosiddetti malati mentali e quella delle persone 'normali') rimane un'inspiegabile gran quantità di picchiatelli col cervello normale e viceversa.

Leggi il resto su: http://www.ccdu.org/comunicati/neuroscienziati-neurodeliri

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