Yakuza,
a cura di Diego Orlando
Un
progetto di Anton
Kusters e Malik Kusters
Officine
Fotografiche Roma, inaugurazione, 10 ottobre ore 19.00
Il
fotografo belga Anton Kusters, in collaborazione col fratello Malik
Kusters, ha fotografato la Yakuza, una
delle mafie più potenti del mondo. Un lavoro documentaristico di
portata straordinaria che non esprime giudizi e opinioni, ma
testimonia, attraverso sensazionali fotografie, i riti della Yakuza
giapponese.
Nel
lontano Paese asiatico, Kusters è di casa, in quanto vive tra il
Belgio e il Giappone. Il fotografo per due lunghi anni è diventato
l'ombra di una kumi: un clan della Yakuza, la potente e poco
raccontata alle nostre latitudini mafia giapponese. Ben dieci mesi
per convincere questa famiglia di criminali dagli occhi a mandorla a
puntare la macchina fotografica sulla loro quotidianità. Le
fotografie mostrano le interazioni tra gli affiliati, estremamente
sottili, le micro-espressioni del volto, i gesti, il linguaggio del
corpo, l'assoluto rispetto verso gli altri membri
dell'organizzazione. La sala espositiva sarà interamente ricoperta
da stuoie di paglia di riso, i cosiddetti tatami
e da lanterne di di carta di riso per mettere in risalto il
legame con la cultura giapponese. 49
fotografie
avvolte da un'atmosfera di calma e rispetto e codici invisibili. Un
inedito lavoro fotografico, a cura di Diego Orlando, che ora arriva a
Roma, in anteprima assoluta per l'Italia, dal
10 ottobre
(giorno dell'inaugurazione) all'8 novembre, presso Officine
Fotografiche Roma, nell'ambito della manifestazione FotoLeggendo,
giunta al suo nono anno di vita, organizzata e prodotta dalle
Officine Fotografiche.
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