“Paesaggi,
situazioni,segreti del cuore si animavano attraverso figure che ne rivelavano
il mistero dei corpi, dei sogni, delle visioni, dei sentimenti. Quei personaggi
così "tondi" cioè estremamente sfaccettati e complessi,
quell'esplorare l'io frammentato come energia dell'inconscio, quel rifiuto
dell'oggettività del reale,immersi in un magma cromatico, volutamente violento
e irreale, elevato allo stato puro. Oh! Quanti particolari!! Difficile
ricordarli tutti... per cui la mattina seguente ricostruivo il sogno con penna
su carta pronto per essere realizzato concretamente su tela. E fu così che
" I learned what every dreaming man needs to know, that no horizon is so
far you cannot get above it or beyond it" "scoprii che ogni uomo che
sogna deve sapere, non esiste un orizzonte tanto lontano che non si possa
trascendere o superare"per cui armato di tanta forza di volontà e di
determinazione iniziai a partecipare, a livello provinciale, a numerosi
concorsi più o meno importanti, e a tutte quelle manifestazioni il cui fulcro
dominante era l'arte nelle sue diverse sfumature. E subito..."eine Sache
kommt ins rollen !"" si inizia a muovere qualcosa!" pensai....E
così in un freddo giorno d'autunno del 1984 partii alla volta della città di
Milano con una valigia colma di speranza e di decine decine di foto dei miei
quadri. Girai tutte le gallerie d'arte della città con lo sguardo ora pieno di
certezze ora perso nel nulla... in cuor mio credevo in quel che facevo. Me ne
tornai nella mia Valtellina con un pizzico d'orgoglio in più..."La
contatteremo e le faremo sapere..." mai parole così semplici e scontate mi
parevano irraggiungibili!! E se è vero che "y hablaràn otros cosas con tu
voz" "altre cose parleranno con la tua voce" fu così che ebbi il
mio primo riconoscimento ("Premio Regione Lombardia" al Concorso
Internazionale di pittura 1985 presso la Galleria ArteEuropa di Milano) inmezzo
a tanti grandi nomi famosi spiccava anche il mio: Guttuso, Kodra, Fiume,
Beltrame e ....Mainetti ; Finalmente "das Los ist gefallen, da haben
wir's!""il dado è tratto, ci siamo!" questa è la mia prima
goccia nel grande mare dell'arte!!! Così negli anni '90 decisi di abbandonare
definitivamente il mio lavoro per dedicarmi anima e corpo a quel mondo con
cotanto carisma avanguardistico: Vennero allora mostre personali e collettive,
premi, concorsi nazionali ed internazionali,ma anche incoraggiamenti e
apprezzamenti da molti addetti ai lavori, tra cui quelli dell'illustre critico
d'arte V.Sgarbi...Credetemi, se è vero che l'arte deve suscitare delle emozioni
ritengo che la mia più grande trasmessa dalle mie creazioni sia quella di
permettervi di vedere cose istintive, percettive, incisive,uniche, diverse, talvolta
al di fuori di ogni umana razionalità; come unica è la realtà che nasce dal
rapporto tra la nostra coscienza e l'incessante mutamento del mondo.
"Espressionista, surreale, informale, astratto..." per conoscere più
a fondo il mio "modus operandi" prosegui il tuo viaggio in questo mio
mondo ...
Ugo Mainetti
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