S. Pulvirenti, N. G. Luca, A. Calò Livnè |
Un messaggio di pace, amore e solidarietà che dal
palcoscenico dell’Hotel Nettuno ha raggiunto Ucraina, Israele, Palestina, Paesi
in guerra, simbolicamente gemellati con la Sicilia grazie al Premio
Internazionale Antonietta Labisi. Un riconoscimento creato dall’avv. Corrado
Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” per
ricordare la madre Antonietta, prematuramente scomparsa in un incidente
automobilistico, per la quale è in corso un processo di beatificazione. E ad
aprire la kermesse infatti, il ricordo in video e musica di Antonietta Azzaro Labisi,
fondatrice dell’Istituto, che ripercorre le tappe più significative di una vita
dedicata agli altri.
Sul palcoscenico a bordo piscina, Nino Graziano Luca e Simona
Pulvirenti a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della
professionalità, alla quale hanno preso parte autorità civili e militari, tra
le quali S.E. il Procuratore generale Salvo Scalia, l’ex Procuratore generale
Gianni Tinebra, il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia, e un pubblico
entusiasta di oltre ottocento persone. Assente, per impegni istituzionali, S.E.
l’Ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, che con una lettera ha voluto
però complimentarsi con l’avv. Labisi ed esprimergli apprezzamento per la
preziosa attività che l’Associazione Internazionale Antonietta Labisi porta
avanti da anni, nello spirito della sua ispiratrice, a favore dell’umanità
sofferente.
E’ il premio al lavoro, alla dedizione e all’impegno la Targa
d’Argento Antonietta Labisi, assegnato a personalità ed organismi che si sono distinti
nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura, quest’anno
giunto alla ventiduesima edizione.
L’impegno come valore e forza vitale, lo ribadisce anche Andrea Tidona – La vita è bella, Il Caimano, I cento
passi, Nastro d’argento come attore protagonista de La meglio Gioventù – uno
dei tredici illustri ospiti che si sono alteranti sul palco della Targa d’Argento
Antonietta Labisi; a lui il premio per l’Arte 2015, consegnato dalla giovane
attrice Alice Viglioglia. Per la
Medicina, premiato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Catania Massimo
Buscema, Giuseppe Riccardo Spampinato, direttore dell’Unità operativa
complessa di Odontoiatria Speciale Riabilitativa nel Paziente Disabile del
“Policlinico Vittorio Emanuele” di Catania e professore incaricato di
Odontoiatria preventiva e di Comunità all’Università di Catania. Doppio
riconoscimento per la Pace e la Cultura, a due donne candidate nel 2005 al
Premio Nobel per la Pace: Angelica Edna Calò Livnè, insegnate,
giornalista, regista e scrittrice israeliana, fondatrice e direttrice artistica
della Fondazione Beresheet LaShalom – Un inizio per la pace, e Samar
Sahhar, insegnante palestinese e direttrice di un orfanotrofio in Palestina,
premiate rispettivamente dall’Ammiraglio Gaetano Paolo Russotto e dal dott. Salvo
Labisi, vice presidente generale dell’Associazione Internazionale Antonietta
Labisi.
Un’amicizia quella tra Angelica e
Samar che è anche un messaggio di comunione tra due popoli storicamente in
conflitto. “Nelle guerre non ci sono vincitori, solo morti e feriti”, dicono, e
per costruire un ponte di reciproca comprensione tra Israele e Palestina hanno creato
in Betania un panificio, dove le donne israeliane e palestinesi fanno
simbolicamente insieme il pane per la pace.
Premio alla Carriera al
Contrammiraglio Nicola De Felice, Comandante del Comando Marittimo di
Sicilia e Presidente del Comitato interforze dei Centri di eccellenza nazionali
e accreditati presso la NATO, e all’Ammiraglio Domenico De Michele, Direttore
marittimo della Sicilia Orientale, Capo del Compartimento Marittimo, consegnati
da rispettivamente da Giovanni Puglisi, preside Facoltà di Farmacia e Presidente
dell’Ordine dei Farmacisti di Catania, e da Alexadre Kapustin, vice Ambasciatore
dell’Ucraina in Italia.
Premio per la Tutela dell’Ambiente
da Salvatore Ranno, già direttore della Clinica di Urologia dell’Università
di Catania, a Claudia Salvestrini, direttore di “Polieco”, consorzio
nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene, e
segretario generale di European eco-trust.
Per la Lotta alla Mafia a ritirare la Targa d’Argento consegnata da Alexadre Kapustin, Carmelo
La Rosa, vice presidente dell’Associazione
Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, accompagnato dal figlio del Carabiniere ucciso dalla mafia, Giuseppe
Agosta. A Yevhen Shkvyra, Consigliere e vice capo dell’Ufficio della
Pianificazione e dell’Analisi di Dipartimento degli Affari Consolari del
Ministero Affari Esteri, e primo segretario Capo sezione Culturale e di
Informazione presso l’Ambasciata Ucraina in Italia, conferito il premio per i
Rapporti Diplomatici, consegnato da Attilio Cavallaro, presidente del Comitato
Antimafia Livatino-Saetta.
S. Pulvirenti, N. G. Luca, A. Jannone, S. Paternò |
Spazio poi al giornalismo con Lucia
Bellaspiga, inviata del quotidiano Avvenire, autrice di diversi libri tra i
quali una biografia su Carlo Urbani, il primo medico italiano vittima della
SARS. Ha parlato di storia la Bellaspiga, e di quei vuoti che restano nella
cultura del nostro Paese, come le foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani,
fiumani e dalmati. A consegnare il premio Angelo Jannone, ex colonnello del ROS,
autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina, e per
due anni infiltrato all'estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani
legati a camorristi, che ha presentato il suo secondo libro
“Aspettando…giustizia”, sul caso irrisolto di Luca Orioli e Marirosa Andreatta,
i cui corpi furono rivenuti privi di vita nel bagno della ragazza a Policoro
sullo Ionio Lucano, alla presenza anche del colonnello dei Carabinieri in
congedo Salvino Paternò, protagonista del romanzo.
A Sergiy Fomenko, musicista
ucraino, ardente sostenitore dell’integrazione europea dell’Ucraina, impegnato
costantemente nella zona delle azioni militari dell’Ucraina dell’Est, dove organizza
concerti solidali, con lo scopo di risollevare lo spirito di militari, civili e
volontari, il premio per i Diritti Umanitari, consegnato dal Maestro premio
Oscar Stelvio Cipriani. E gli ultimi due riconoscimenti vanno a due catanesi, Maria
Monsè, conduttrice e attrice, autrice di alcuni libri, l’ultimo dal titolo
sfizioso, “In cucina col tacco 12”, perché nemmeno ai fornelli bisogna perdere
la femminilità, premiata da Domenico Platania, già Sostituto procuratore
generale del Tribunale di Catania; e Vincenzo Cosentino, regista laureato
in economia e specializzato in cinema in Australia, con all’attivo 13
cortometraggi e la partecipazione a festival prestigiosi tra i quali Cannes. Il
suo corto “Handy” è diventato un film con protagonista Franco Nero, pluriselezionato
in America e in altre dieci metropoli europee. A quest’ultimo il premio Giovani
Talenti, consegnato dall’avv. Corrado Labisi.
Non sono mancati i momenti di spettacolo all’interno della
serata, con la musica del premio Oscar Stelvio Cipriani, le esibizioni canore
del soprano Cosetta Gigli, del tenore Filippo Micale, del cantante pop romeno
Bodgan Vladau, e le performance dal gusto esotico di Jada Morad e le Oriental
girls.
Il Premio è stata anche occasione per raccontare il tour
della legalità che l’avv. Corrado Labisi ha percorso insieme con il Comitato
Antimafia Livatino-Saetta, che dall’inizio dell’anno scolastico ha toccato diciassette
istituti superiori del capoluogo etneo ed alcuni anche della provincia,
incontrando oltre ottomila ragazzi, con l’obiettivo di sensibilizzare i più
giovani alla cultura della legalità e del rispetto per le regole. Sette di
queste scuole hanno voluto poi intitolare ai magistrati Livatino e Saetta, e
alla Nobildonna Antonietta Azzaro Labisi, eroina della carità e antesignana
della lotta alla mafia, le proprie aule magne.
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