mercoledì, maggio 31, 2017
Tonino Abballe torna al cinema con "Girotondo"
Dopo l'esperienza siciliana con il film "Ninna Nanna" Tonino Abballe torna a far parlare di se con il film "Girotondo", una storia che racconta con grande delicatezza temi e storie di tutti giorni vissute da uomini e donne come la violenza fisica e psicologica. Il percorso della vita narrato attraverso le figure di Erika e Loredana, che danno immagine alla violenza subita dal proprio partner o da uno sconosciuto per strada, alla sofferenza patita durante una separazione oppure da un tradimento, alle decisioni difficili da prendere e alle conseguenze subite. Vicende di uomini e donne comuni, ma che, nonostante tutto, ancora credono nell'amore. La figura maschile è silenziosa e senza volto per rappresentare il sesso maschile nella sua generalità e nelle sue sfaccettature: quell'uomo possessivo, violento e condotto da una passione irrazionale, lascia poi il posto a quell'uomo che subisce tradimenti e lotta per il proprio figlio.
La complessità della vita, il contrasto tra sofferenza e gioia che essa porta, ma soprattutto la molteplicità dei punti di vista e la soggettività del concetto di ragione o torto nelle relazioni sentimentali.
"Girotondo" è interpretato da Erika Marconi, Loredana Di Pentima, Massimiliano Buzzanca, Rosaria Razza, Antonella Ponziani, Armando De Razza, Valentina Ghetti, Simone Giaccaglia. Prodotto e distribuito da SeDici Cinema S.r.l., uscirà nelle sale cinematografiche dal 22 giugno.
Terna ad Ferraris, prima operazione internazionale in Perù
Terna costruirà una linea elettrica di 132 chilometri nella parte orientale del paese.
Si tratta della prima operazione internazionale messa a segno dalla Terna targata Ferraris
Terna compie un altro passo avanti in America Latina.
Secondo quanto risulta al Sole24Ore, la società guidata da Luigi Ferraris, si sarebbe infatti aggiudicata tramite la sua controllata Terna Plus, la gara indetta da Proinversion (l'agenzia per gli investimenti che fa capo al ministero dell'Energia e delle miniere peruviano), per la costruzione di una nuova infrastruttura elettrica nel paese. In virtù della concessione trentennale assegnata, la spa dell'alta tensione realizzerà una linea elettrica a 138 kilovolt, lunga 132 chilometri, che unirà le stazioni elettriche di Aguaytia e Pucallpa, nella regione di Ucayali, nella parte orientale dello Stato sudamericano. Il valore della commessa si aggiudicherebbe sui 9 milioni di dollari (circa 8 milioni di euro), considerando anche il potenziamento previsto per le due stazioni elettriche esistenti, e dovrebbe garantire 1,4 milioni di dollari l'anno di ricavi (1,2 milioni di euro). A valle della firma del contratto, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, Terna avrà 3 anni per la costruzione e la messa in esercizio della linea e il completamento dei lavori.
Si tratta della prima operazione internazionale messa a segno dalla Terna targata Ferraris.
Il nuovo ceo conosce molto bene il Sudamerica, essendo stato anche presidente di Enel Green Power, che in quell'area ha il suo baricentro, nonché ad di Enersis, la controllata sudamericana del gruppo elettrico.
Senza dimenticare che il Perù ha buone prospettive di crescita e uno scenario di lungo termine stabile, oltre ad avere uno piano di sviluppo decennale della rete di trasmissione molto importante, che contribuisce a renderlo uno dei paesi più interessanti nel futuro energetico dell'America Latina, dove Terna si sta progressivamente consolidando. Come si ricorderà, a febbraio la società aveva infatti firmato un accordo con Planova, l'azienda brasiliana impegnata nella realizzazione delle opere civili e infrastrutturali, per l'acquisizione di due concessioni per realizzare ed esercire complessivamente circa 500 chilometri di infrastrutture elettriche. E, a settembre scorso, era stata invece la volta dell'Uruguay con il contratto, assegnato da Ute, la controllata pubblica che si occupa di generazione, trasmissione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica, per la costruzione di tre nuove linee.
Fonte: Radiocor Plus
RAI media company i nuovi episodi Non Uccidere prima in streaming poi su RAI2
Tutto in una notte: il binge watching, la scorpacciata di serie in anteprima non è più solo su Netflix e Sky. La RAI si adegua e, a caccia di pubblico giovane, propone in anteprima dal primo giugno sulla piattaforma RaiPlay (www.raiplay.it) i nuovi episodi di Non Uccidere, la serie con l'ispettrice Miriam Leone in onda in TV su Rai2 dal 12 giugno.
Vedere le fiction come e quando si vuole, senza rispettare l'appuntamento televisivo. La Rivoluzione è iniziata. "Non è vero che l'online cannibalizza la tv", spiega Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Teche e responsabile Content Digital, "ma aiuta a allargare la platea, per conquistare il pubblico che di solito non segue la tv generalista. La RAI diventa media company:offrire questo servizio significa rinnovare il volto di un'azienda. Per tutta la RAI è uno sforzo vero lavorare su una multipiattaforma." "Non uccidere", dice, "fa da apripista ma continueremo in autunno con Linea Verticale con Valerio Mastrandrea, poi con L'Ispettore Coliandro e Rocco Schiavone anche senon in modalità box set.
Che sia la strada giusta ce lo dice anche la Bbc che ha proposta The living and the dead". Un progetto fortemente voluto dal dimissionario direttore generale della RAI Antonio Campo Dall'Orto, che puntava a trasformare la RAI in una media company, "per andare incontro ad un pubblico sempre più ampio", come sottolinea la direttrice di Rai Fiction, Tinni Andreatta. Per il produttore Lorenzo Mieli "solo con la RAI si poteva fare un prodotto industriale del genere" e ringrazia Campo Dall'Orto "che ha avuto il coraggio di credere in questo racconto televisivo e ha lavorato per anticiparlo su RaiPlay. E' incredibile che un direttore generale che ha rischiato così tanto, sia dimissionario".
RAI Fiction con i suoi titoli in questo progetto gioca un ruolo importante: non a caso è stato selezionato un poliziesco che s'ispira, nello stile e nelle trame, ai gialli nordici, con un linguaggio e uno stile nuovo. "E' la prima volta nella storia del servizio pubblico italiano", aggiunge la direttrice Andreatta "che una serie intera viene resa disponibile in modalità non lineare, vogliamo raggiungere un pubblico sempre più ampio e trasversale. Negli ultimi anni molti spettatori hanno sviluppato modalità e bisogni di consumo diversi da quelli del classico appuntamento tv. Con Non uccidere alziamo l'asticella dell'innovazione. E' stato venduto in tutto il mondo: la prima stagione ora è in onda su Arte in Francia e Germania con ascolti superiori allo share medio della rete". Tra noir e thriller, la serie – creata da Claudio Corbucci, diretta da Lorenzo Sportiello, Claudio Noce, Michele Alaique, Adriano Valerio, e Emanuela Rossi – racconta delitti consumati tra le mura domestiche o nella cerchia di piccole comunità. La protagonista, l'ispettrice della Squadra Mobile di Torino, Valeria Ferro (Miriam Leone), alle spalle un passato sofferto, è alla continua ricerca della verità. "La cerca a tutti i costi" spiega l'attrice. "Sono felice di averla interpretata, è stato un regalo. Il mio riferimento è stato Antigone perché seppellire i morti e dare giustizia a chi ha perso un proprio caro per Valeria è la missione fondamentale. E' figlia di una carnefice, la madre e di una vittima, il padre, ha un sesto senso per le indagini. Siamo riusciti a restare fuori dal trionfalismo e a stare vicini alle persone che vivono una tragedia".
Fonte: La Repubblica
Primavera e i problemi di stomaco: come digerire naturalmente
Italcenter e I Tuoi Capelli propongono parrucche e protesi di capelli veri per i problemi dei tuoi capelli
Italcenter dal 1985 si occupa di fornire una soluzione valida ai problemi di calvizie, alopecia, stempiature, caduta e diradamento di capelli.
Lo studio tricologico opera a Como e mette a disposizione un team di professionisti nel settore per effettuare interventi di infoltimento, autotrapianto, tricopigmentazione e molto altro.
I Tuoi Capelli è il negozio di Italcenter che produce e vende all'ingrosso, al dettaglio e online parrucche e protesi di capelli veri e sintetici della massima qualità.
Caduta capelli uomo e donna, molte le cause, una sola soluzione: Italcenter
Italcenter e I Tuoi Capelli trovano una soluzione ai tuoi problemi di caduta di capelli.Nello store puoi trovare parrucche e protesi in capelli veri o sintetici, lavorate completamente a mano e realizzate con materiali della massima qualità, in una vasta gamma di colori, in grado di garantire un risultato estetico impeccabile.
Si realizzano anche modelli su misura, allungamenti, infoltimenti, extensions e parrucche speciali per chi è sottoposto a cure chemioterapiche. Presso il negozio è inoltre possibile acquistare anche accessori e prodotti per la cura di parrucche e protesi.
Le caratteristiche delle parrucche e protesi di capelli veri e sintetici di Italcenter
Italcenter e I Tuoi Capelli sono specializzati nella produzione di parrucche naturali in capelli Remy della massima qualità o in fibre ultraleggere, antiallergiche, traspiranti e che si adattano perfettamente ad ogni fisionomia.Con il passare degli anni, la tecnologia e il progresso nel campo delle parrucche ha fatto sì che i prodotti siano diventati leggeri, comodi e piacevoli, per rendere chiunque contento del proprio look e naturalezza.
Anche le parrucche sintetiche sono di altissima qualità, traspiranti e anallergiche.
Sono realizzate usando i migliori materiali presenti sul mercato per garantire un comfort elevato e sono disponibili in tantissimi colori e tagli.
Le parrucche sintetiche sono facili da lavare e sono un ottimo compromesso tra convenienza e grande qualità estetica.
Per problemi di caduta capelli donna e uomo, contatta Italcenter e ricevi una consulenza. Prenota una visita e ritrova la felicità di avere i tuoi capelli.
Nikita #Costez - Telgate (BG): 1/6 Vida Loca, 2/6 Double Deejay 3/6 Quentin Mosimann
Lido di Bellagio (CO): 2/6 Boat Party & Ibiza F**king Show; 3/6 Summer at LiBe, 11/6 Party Boat anni ’80, 30/6 Salmo (…)
martedì, maggio 30, 2017
Il Liberty varesino si riscopre al Grand Hotel Campo dei Fiori dopo 50anni di chiusura
Il percorso "alla scoperta delle opere architettoniche e artistiche" tra Milano a Varese, curato dal critico d'arte Vittorio Sgarbi e da Andrea Speziali, presidente dell'associazione Italia Liberty, verrà presentato sabato 27 maggio al Grand Hotel Palace di Varese. Una mostra a Palazzo Lombardia a Milano, sede della Regione, ripercorre le tappe principali dell'opera di Sommaruga, dagli anni della formazione alla progettazione di ville e palazzi, "edifici per il turismo della Belle Epoque" che all' epoca si concentrava sulle sponde del lago Maggiore, in Brianza e nelle valli del Varesotto. L'Archivio di Stato di Varese ospiterà inoltre un'esposizione di immagini e documenti originali. E il Grand Hotel Campo dei Fiori sui monti che sovrastano Varese, progettato da Sommaruga e abbandonato da anni, riapre al pubblico con visite guidate a cura del Fai e una mostra di fotografie di Sergio Ramari sulle tracce in Lombardia dell'epoca d'oro del liberty.
"Sarà un'occasione unica per visitare questo 'gigante liberty addormentato' - ha spiegato Andrea Speziali - lasciato ingiustamente all'incuria da 50 anni, che in futuro potrebbe rinascere e tornare all'antico splendore". In occasione dell' apertura delle mostre, domenica 28 maggio, verrà promossa anche una raccolta fondi per riqualificare l'antica stazione di Ghirla progettata da Sommaruga lungo la tramvia della Valganna, che fino agli anni '50 collegava Varese alle valli al confine con la Svizzera. (ANSA)
- Mostre di fotografie e documenti inediti, e visite guidate al Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese inaugurato nel 1912 e chiuso dal 1968, che riapre al pubblico fino al 30 luglio. Sono le iniziative promosse dall'associazione Italia Liberty per celebrare i 100 anni dalla morte e i 150 anni dalla nascita dell'architetto Giuseppe Sommaruga, uno dei maestri del liberty in Italia.
Assistenza moto a Roma: affidati a DVMoto!
Centri di assistenza moto a Roma ce ne sono tanti ma, se non si conosce un meccanico di fiducia, scegliere quello giusto è difficile. Se non sai a chi affidare la tua moto o il tuo scooter, o vorresti un’assistenza di alta qualità, puoi rivolgerti a DVMoto e puntare sull’esperienza del suo team e sulla qualità delle riparazioni e delle parti di ricambio utilizzate.
Problemi alla batteria? E’ arrivato di sostituire gli pneumatici? Hai strani problemi elettrici di cui non riesci a comprendere l’origine, o il motore non va bene come prima? Niente paura! Presso il centro assistenza per moto e scooter situato in via del porto fluviale 13-19 a Roma, troverai esperti in riparazioni di ogni tipo: meccaniche, elettriche, cambio gomme, lavori di carrozzeria, riparazione selle e manutenzione ordinaria di motoveicoli di tutte le marche, ecc. Lo staff di DVMoto riuscirà a risolvere ogni tipo di problema, anche grazie agli strumenti di diagnosi elettronici.
I tecnici di DVMoto, infatti, con anni di esperienza su moto e scooter, anche in pista, sapranno riparare ogni sorta di guasto o danno alla tua due ruote, utilizzando ricambi di elevata qualità, che ti saranno offerti ad un prezzo ragionevole. In questo modo ti lascerai alle spalle i problemi che bloccano la tua moto o il tuo scooter, ad un giusto prezzo, senza imbatterti in sgradite sorprese. Non è proprio quello che desidereresti trovare in un centro assistenza moto a Roma?
Allora non lasciare la tua moto o il tuo scooter in panne, in garage o nel parcheggio. Vai senza paura dagli esperti di DVMoto e mettila nelle mani di esperti che la “rianimeranno” e la faranno tornare più grintosa di prima. E se rimani in panne, o non hai modo di spostare la tua moto, non preoccuparti, perché basta una telefonata per risolvere il tuo problema. DVMoto, infatti, garantisce assistenza moto e scooter a Roma, in ogni parte del territorio, anche in caso di avarie o necessità di interventi tecnici urgenti. Affidati all’esperienza DVMoto!
Etna nord, vacanze nel verde - Mini appartamenti economici immersi nel verde
Dieta ed integratori per il colesterolo
RAI servizio pubblico, tutto quello che mancherà alla televisione
L'incertezza e la vaghezza accompagnano ogni riflessione sul mezzo, specie sul cosiddetto servizio pubblico RAI
Una televisione senza. Una televisione senza motivazioni. Una televisione senza programmi. Una televisione senza progetti. Una televisione senza testa. Una televisione senza gambe. Una televisione senza conoscenze. Una televisione senza senso… Se Alberto Arbasino si occupasse di televisione saprebbe meglio di chiunque altro descriverci l'incertezza e la vaghezza che accompagnano ogni riflessione sul mezzo, specie sul cosiddetto servizio pubblico.
Da oggi, una televisione senza Giro d'Italia, bellissimo e incerto fino alla fine. Fino a Milano, abbiamo sperato che Vincenzo Nibali indossasse la maglia rosa, ma onore all'olandese Tom Dumoulin. Un Giro senza pioggia, un Giro con una sola vittoria italiana (quella di Nibali a Bormio), un Giro senza Michele Scarponi. Una televisione senza campionato di calcio, finito domenica con la grande impresa del Crotone a scapito dell'Empoli. Un Crotone guidato da mister Davide Nicola, l'allenatore che tre anni fa perse il figlio di 14 anni per un incidente in bicicletta e che ora, per celebrare l'impresa dei suoi ragazzi, si appresta al viaggio proprio in bicicletta dalla Calabria alla sua Torino.
Una televisione senza il «Processo alla tappa» di Alessandra De Stefano, il superamento del concetto di «quota rosa» (che pure al Giro avrebbe anche un senso). Una televisione senza «Viaggio nell'Italia del Giro» di Edoardo Camurri, una corsa dentro l'anima di un Paese senza. Una televisione senza Francesco Totti. O forse no. Forse imboccherà la strada dei commentatori e sarà più che mai presente sullo schermo. Una televisione con le vagonate di retorica spiccia di Fabio Caressa sull'addio di Totti. Una televisione senza «Edicola Fiore», l'omaggio più spiritoso e disincantato alla carta stampata. Ma anche la rassegna stampa più vitale e intelligente. Una televisione senza Antonio Campo Dall'Orto, ultima rappresentazione dell'orfanità e della vedovanza…
Fonte Corriere
3/6 Samuele Sartini fa scatenare il RioBo di Gallipoli (LE)
La carriera di Stefano Nesti, manager attivo nell’online betting
Stefano Nesti, manager di origini toscane, azionista e International Development Director
Nato in terra toscana nel 1954, più precisamente nella provincia di Pistoia, Stefano Nesti si forma a Milano dove consegue il diploma in ragioneria e lavora per diverse compagnie nel comparto immobiliare, iniziando a ricoprire ben presto incarichi direttivi. Nel 1994 torna a Pistoia proseguendo il proprio percorso nel real estate, chiamato a ricoprire il ruolo di CEO per Teorema S.r.l. e successivamente per SOVIC S.r.l. Nel 2009 cambia ambito professionale, diventando dapprima azionista di minoranza della società austriaca GB invest Holding AG, e poi comprando l'intera quota azionaria sul finire dello stesso anno. Si sposta quindi a Innsbruck, sede della controllata GoldBet Sportwetten GmbH, incaricato di guidare quest'ultima in qualità di Amministratore Delegato e di dare l'avvio alla ristrutturazione aziendale. Stefano Nesti si occupa così del processo d'internazionalizzazione, portandola nel 2014 alla fusione con la londinese Logispin UK Limited e diventando nel contempo International Development Director per la stessa. L'anno successivo cede il 100% delle azioni della società al figlio, occupandosi della diversificazione delle attività, portando così a compimento nei primi mesi del 2015 la regolarizzazione e l'arrivo sul sistema concessorio italiano.L'esperienza di Stefano Nesti in Logispin UK Limited
Il manager toscano Stefano Nesti entra a far parte della società londinese Logispin UK Limited nel 2014, in seguito alla fusione con l'austriaca GoldBet Sportwetten GmbH. Nata nel 2009, l'azienda inglese è specializzata nel gaming online e nella fornitura di software ad aziende terze. Dopo lo sbarco nel sistema concessorio italiano, la società si è ritagliata una posizione di successo nel settore, distinguendosi per prodotti, capacità commerciali e innovazione. Attenta a ogni fase di realizzazione del software, dal design, allo sviluppo e la gestione, Logispin UK Limited emerge nel campo dell'online betting e del gaming grazie all'assistenza post-vendita dedicata ai clienti e alla realizzazione di una grande varietà di prodotti: sistemi di pagamento, programmi di back office, gestione e analisi delle statistiche commerciali, anti frode e Console Trading.Clima: Eni, attraverso Roberto Casula, espone le proprie politiche per la salvaguardia ambientale
Roberto Casula relatore contro il riscaldamento globale
Svoltosi presso l'Aula Magna del Politecnico di Torino, l'incontro dedicato alla discussione sui cambiamenti climatici mondiali ha ospitato nomi di spicco dei settori economico, industriale e accademico, che si sono confrontati sulle modalità per creare una sinergia tra scienza e tecnologia al fine di contrastare in maniera efficace il fenomeno del riscaldamento globale. Organizzata in occasione del lancio del Centre for Sustainable Futures dell'Istituto italiano di Tecnologia, la manifestazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Chief Development Operations & Technology Officer di Eni, Roberto Casula, il quale ha spiegato la strategia aziendale rivolta a una maggiore sensibilità ambientale, che ha infatti portato Eni a far parte della Task Force on Climate-related Financial Disclosures - TCFD. Già in passato Roberto Casula ha preso parte al MIT Center for Global Change Science di Cambridge, facendosi portavoce dell'impegno di Eni rivolto alla lotta per la salvaguardia dell'ambiente.Background professionale di Roberto Casula
Laureatosi presso l'Università degli Studi di Cagliari in Ingegneria Mineraria, Roberto Casula entra in Agip S.p.A. nel 1988. Supera, nel frattempo l'Esame di Stato che lo abilita alla pratica professionale e inizia il proprio percorso all'interno di Eni, dove opera inizialmente come Reservoir Engineer, per poi occuparsi delle controllate poste nei territori Africani e Mediorientali, arrivando a ricoprire ruoli manageriali, come quelli di Managing Director per Eni Nord Africa BV in Libia, nel biennio 2005-2007, e Responsabile delle attività operative in Africa subsahariana con la qualifica di Senior Vice President. Ottiene nel 2011 la nomina a Executive Vice President per la Divisione Exploration & Production di Eni, mentre nel 2014 Roberto Casula riceve l'incarico che tutt'oggi svolge, ovvero quello di Chief Development, Operations & Technology Officer.Nicola Orazzini: le tappe principali della crescita professionale del manager
Nicola Orazzini: studi in materia di e-partecipation e sviluppo del social AreALibera
Professionista del settore consulenziale, Nicola Orazzini oltre a guidare le società da lui fondate di recente, Orazzini & Associati S.r.l. e L.M. Consult S.r.l., si dedica allo studio di una pratica già ampiamente diffusa in Europa e nel mondo: l'e-partecipation. Si tratta del coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche attraverso Internet e altre tecnologie. Progetti del genere sono stati già avviati nel Regno Unito, in Scozia e in Germania: a Berlino, nel distretto di Lichtenberg, già nel 2003 è stato sperimentato con successo il bilancio partecipativo online, che consente ai cittadini di decidere dove destinare una parte delle risorse. In questa ottica Nicola Orazzini ha sviluppato il primo esempio di e-partecipation italiano. È AreALibera, un social civile che consente ai cittadini e ai Pubblici Amministratori di interagire scambiandosi idee, progetti e segnalazioni relativi alle realtà in cui operano e vivono quotidianamente. Partito in Toscana, sta ottenendo un riscontro più che positivo.Nicola Orazzini: il profilo professionale del manager
La carriera di Nicola Orazzini, laureato in Economia e Commercio e Sociologia, comincia nel 1981, quando entra nella filiale livornese di Credito Italiano. L'istituto fa da sfondo alla sua importante crescita professionale: negli anni Novanta diventa infatti Vicedirettore delle Filiali di Cagliari e Piacenza e in seguito Direttore di quelle di Faenza, Firenze e Prato. Nel 1999 viene incaricato di guidare la Direzione Commerciale dell'Area Corporate per le regioni Liguria e Sardegna e tra il 2001 e il 2002 diventa Direttore Regionale dell'Area Corporate di Milano. In Unicredit, nata dalla fusione con Unicredito, ricopre la posizione di Vicedirettore Generale. Nel 2005 passa a Unipol Gruppo Finanziario, dove diventa Direttore Generale. Negli ultimi anni Nicola Orazzini ha intrapreso un percorso in ambito manageriale: nel 2009 ha fondato Orazzini & Associati S.r.l., specializzata in riorganizzazioni aziendali e turnaround, e nel 2013 L.M. Consult S.r.l., che fornisce consulenze alle PMI nell'ambito della direzione e della mediazione creditizia.Enel: Francesco Starace parla del progetto Ollagüe in un articolo su “Development Matters”
L'AD di Enel Francesco Starace: "Le sfide future si vinceranno grazie alla collaborazione"
Anche l'AD di Enel Francesco Starace ha portato il suo contributo al blog "Development Matters", dove politici, CEO, opinion leader e rappresentanti della società civile di fama internazionale condividono il loro pensiero in materia di sviluppo economico e politico. Nel suo articolo il manager invita ad accettare i repentini cambiamenti che stanno investendo il mondo, in gran parte dovuti alla digitalizzazione. Accettarli significa anche formulare strategie funzionali a vincere le nuove sfide che la società dovrà affrontare in futuro: non a caso l'UNRIC ha individuato diciassette obiettivi nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per l'AD di Enel la risposta più efficace è la collaborazione: da sola nessuna azienda sarebbe in grado di raggiungere uno di questi obiettivi. Ma questa non può esistere se alla base manca una buona capacità d'ascolto delle idee e dei diversi punti di vista di tutti i soggetti coinvolti. Collaborazione e ascolto per le aziende sono determinanti per realizzare progetti capaci di coniugare innovazione e sostenibilità: il "legame indissolubile" tra questi due concetti, come lo ha definito l'AD di Enel, alimenterà le sfide che le imprese saranno chiamate a fronteggiare nei prossimi anni. In merito Francesco Starace cita Ollagüe, il progetto realizzato da Enel in un piccolo villaggio in cima alle Ande, al confine tra Cile e Bolivia, dove è stata realizzata una centrale elettrica ibrida: lo stoccaggio, l'energia solare ed eolica di 1 538 pannelli fotovoltaici e una turbina eolica integrati in un sistema off-grid innovativo e sostenibile che fornisce accesso costante all'energia alla comunità locale. La realizzazione ha richiesto sin dalle prime fasi di analisi, progettazione e gestione il coinvolgimento di autorità e abitanti del territorio e delle università di Antofagasta e del Cile. Per questo a Ollagüe convivono collaborazione, ascolto, innovazione e sostenibilità, quei principi che l'AD di Enel considera fondamentali per prepararsi ai cambiamenti del futuro.Francesco Starace: il profilo professionale dell'AD di Enel
Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel da maggio 2014, Francesco Starace entra nel gruppo nel 2000. Laureato in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano, in precedenza si è occupato della costruzione e della gestione di impianti di generazione elettrica in General Electric e ABB Group. Ha inoltre ricoperto il ruolo di responsabile delle vendite globali per la Divisione turbine a gas in Alstom Power Corporation, lavorando in Arabia Saudita, Egitto, Bulgaria e Stati Uniti. Forte di una tale esperienza professionale, in Enel il manager ricopre fin da subito incarichi di rilievo. Tra il 2002 e il 2005 è Direttore dell'Area di Business Power e in seguito guida la Divisione Mercato. Ma è nel 2008, quando viene chiamato ad avviare Enel Green Power, neonata società del gruppo specializzata nella produzione di energia da fonti rinnovabili, che ha modo di mettere ulteriormente in luce le proprie competenze in ambito manageriale. I risultati conseguiti, tra cui la quotazione sui listini delle Borse di Milano e Madrid, lo portano a ottenere la fiducia del Cda dell'azienda che nel 2014 lo nomina Amministratore Delegato e Direttore Generale. Il mandato di Francesco Starace è stato rinnovato in marzo 2017 dal MEF.L’assemblea degli azionisti di Eni conferisce un nuovo mandato all’Amministratore Delegato Claudio Descalzi
Eni: Claudio Descalzi confermato come Amministratore Delegato
Claudio Descalzi ed Emma Marcegaglia rimangono rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente di Eni: lo ha confermato l'assemblea degli azionisti, svoltasi a Roma il 13 aprile. Il vertice ha dato l'occasione ai manager di illustrare, inoltre, i risultati raggiunti nel triennio sotto la loro gestione e di delineare le strategie future del gruppo. Il modello Eni si è basato nel corso degli ultimi anni su una logica finalizzata non al profitto immediato ma alla creazione di valore sul lungo periodo all'insegna della "sostenibilità sociale e ambientale". Rischio manageriale, competenze e innovazione, compliance sono i pilastri intorno ai quali si è sviluppato il gruppo energetico e che ne hanno contraddistinto il modello. In particolare, in materia di sicurezza, Eni ha registrato un grande cambio di rotta: dal dato di 0,94 infortuni per milioni di ore lavorate, è passata nel 2016 a 0,35, segnando una riduzione del 51%. Un risultato che differenzia il gruppo dagli altri competitor, che si attestano su una media di 1,1 infortuni per ore lavorate. Claudio Descalzi ha poi affrontato il tema delle emissioni, sottolineando una riduzione negli ultimi anni della produzione di CO2 del 9%. In chiusura, ha ricordato i risultati da record conseguiti nel 2016, nonostante la crisi del comparto petrolifero: 1,1 miliardi di barili di petrolio grazie agli investimenti nell'esplorazione; abbattimento dei costi di gestione operativa; 193% di rimpiazzo delle riserve, la più alta percentuale raggiunta dalla società; la cessione del giacimento a gas offshore di Zohr.Claudio Descalzi: esperienze e incarichi professionali
Laureatosi in Fisica presso l'Università degli Studi di Milano nel 1979, Claudio Descalzi avvia la sua carriera professionale in Eni due anni più tardi, inizialmente in qualità di Ingegnere di giacimento. Divenuto Project Manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, in Libia, Nigeria e Congo, nel 1990 cambia nuovamente ruolo, assumendo la carica di Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Managing Director della consociata Eni in Congo dal 1994 al 1998, diviene successivamente Vice Chairman & Managing Director di Naoc, in Nigeria. Nella prima decade del 2000 assume incarichi di progressiva responsabilità: Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000 - 2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002 - 2005) e Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005 - 2008). Prima di diventare Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi è stato Presidente di Assomineraria (2006 - 2014), Chief Operating Officer di Eni - Divisione Exploration & Production (2008 - 2014) e Presidente di Eni UK (2010 - 2014).Carlo Malinconico: il percorso diviso tra la carriera professionale e quella accademica
Esperienze e competenze dell'avvocato Carlo Malinconico
Dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza, Carlo Malinconico inizia il proprio percorso professionale nel 1976, quando, una volta superato il concorso pubblico, diventa Procuratore dello Stato e Uditore Giudiziario. Nel 1980 assume il ruolo di Avvocato dello Stato di Milano, posizione che riveste fino al 1985. Successivamente e fino al 2002 è Consigliere di Stato grazie al primo posto ottenuto nella graduatoria del concorso pubblico più difficoltoso di tutti. In seguito, Carlo Malinconico avvia la carriera di docente universitario, inizialmente insegnando all'Università degli Studi di Udine e più avanti all'Università di Roma "Tor Vergata". Durante il proprio iter lavorativo ha ricoperto prestigiose cariche all'interno della Pubblica Amministrazione, acquisendo specifiche competenze inerenti al diritto pubblico dell'economia e alle discipline delle fonti di energia. Negli anni è stato capo del Dipartimento della Presidenza del Consiglio che coordina l'attività legislativa del Governo (dal 1996 al 2001), Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'editoria, agli affari regionali e al coordinamento amministrativo (2011-2012) e Segretario generale della Presidenza del Consiglio (dal 2006 al 2008). Nel 2008 diventa Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, carica che lascia nel 2011 per la nomina a Sottosegretario.Caratteristiche dello Studio Legale fondato da Carlo Malinconico
Nel 2003 Carlo Malinconico fonda lo Studio Legale Malinconico, "boutique legale" che ha nel diritto amministrativo il principale ambito di intervento. Lo studio prevede l'assistenza legale di persone fisiche, amministrazioni pubbliche, imprese pubbliche e private. La consulenza ai clienti viene garantita sia nei rapporti con le autorità di vigilanza e con quelle amministrative indipendenti, sia nella fase dei procedimenti amministrativi e nel contenzioso. Nello specifico, lo studio guidato da Carlo Malinconico è specializzato in attività di tutela del consumatore e antitrust, di diritto dell'Unione europea, degli appalti, dell'energia, ambientale e dei servizi pubblici. Durante gli anni, lo studio ha sviluppato competenze legate al settore degli appalti e delle concessioni, nel diritto urbanistico e delle espropriazioni, nel diritto dei trasporti, delle concessioni autostradali, nel partenariato pubblico e privato, nella finanza di progetto e nel settore delle telecomunicazioni. Lo Studio Legale Malinconico nel 2015 ha vinto il prestigioso Premio "Le Fonti" come boutique di eccellenza dell'anno nel settore del diritto amministrativo.Programma Garanzia Giovani per l’attivazione di 1.560 tirocini: Humangest di Gianluca Zelli collabora con la Regione Abruzzo
Garanzia Giovani: Humangest, società guidata da Gianluca Zelli, in qualità di soggetto attuatore accreditato si occupa di attivazione e gestione della Misura.
Nell'ambito del programma Garanzia Giovani, la Regione Abruzzo ha attivato un nuovo bando per la promozione di 1.560 tirocini extracurriculari e, fra le società che si occupano della gestione della misura c'è anche Humangest, guidata dall'Amministratore Unico Gianluca Zelli e attiva nel settore delle Risorse Umane. Destinatari del bando da una parte i giovani disoccupati di età inferiore ai 30 anni interessati alla proposta, dall'altra i datori di lavoro disposti a proporsi come soggetti ospitanti dei tirocini. I progetti formativi, che avranno un orario variabile tra le 80 e le 120 ore complessive, si svolgeranno nell'arco di 6 mesi e saranno avviati il giorno 1 del mese. Humangest si occuperà della gestione burocratica e amministrativa di attivazione del tirocinio, della selezione delle candidature e fornirà supporto nella richiesta di rimborso in Regione. Il budget complessivo dell'intervento è di 3,8 milioni di Euro e l'obiettivo è quello di dare una serie di importanti strumenti ai giovani disoccupati per potersi affacciare sul mercato del lavoro.Gianluca Zelli: competenze e incarichi professionali dell'Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.
Gianluca Zelli, classe 1973, originario di Rieti, ha seguito un iter professionale che lo ha portato a specializzarsi nella gestione delle Risorse Umane. Tra le prime esperienze di rilievo si segnala quella presso Adecco S.p.A.: nel 1999 viene infatti assunto dalla società svizzera per occuparsi dello sviluppo di attività commerciali legate alle Human Resources prima come Direttore di Filiale e successivamente in qualità di National Key Account Pubblica Amministrazione e Direttore Commerciale Centro Sud. Passato momentaneamente al settore della sanità nel 2002, anno in cui viene nominato Direttore Generale di Novafin S.p.A., quattro anni più tardi fa ritorno nel suo ambito di competenza e accetta la sfida di Humangest S.p.A., società per la quale assume la carica di Amministratore Delegato. Gianluca Zelli cura lo startup della nuova realtà e, in pochi anni, la fa diventare leader del settore su scala nazionale. Forte dei risultati ottenuti, viene nominato Direttore Generale di Humansolution, controllata della Holding attiva in ambito consulenziale. Attualmente è Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.Sfide tecnologiche per le infrastrutture del futuro
Un altro progetto molto ambizioso e importante per FPT è quello che vede l’azienda impegnata nell’ambito del programma di Espansione del Canale di Panama che consiste nella realizzazione di due nuove serie di chiuse, una sul Pacifico e una sul lato Atlantico del Canale, dove FPT è intervenuta fornendo dei tensionatori per la chiusura delle paratoie del canale. FPT ha quindi progettato e prodotto 60 tensionatori modello FPT CTP-160/15-BM50, che avranno lo scopo di serrare le 16 paratoie del peso di 4.000 tonnellate. Lo studio per la progettazione dei tensionatori è stato effettuato dal settore ingegneria: sono stati progettati e studiati da FPT su misure di ingombro e specifiche indicate dal cliente. La produzione di questi tensionatori rientra nella casistica speciale, hanno infatti una ghiera di fine corsa, un puller filettato per barra Macalloy D.50, con carico massimo 1.564 kN a 1500 bar, corsa 15 mm composto da cella di carico, chiave esagonale, ponte e puller. A corredo dei tensionatori, una unità pneumoidraulica modello FPT PP-1500-10-G.