lunedì, settembre 25, 2017

Guida ai controlli caldaia. Periodicità, incentivi e sanzioni.

Prendersi cura della manutenzione della caldaia è molto importante, per ragioni differenti, dalla sicurezza all'inquinamento e al costo della bolletta.
Il controllo fumi, chiamato anche controllo combustione, consiste nell'analizzare la combustione dell'ossido di carbonio che si concentra nell'impianto. A seconda del modello, come spiegato più avanti, la periodicità del controllo del controllo cambia, però a ogni controllo viene rilasciato un rapporto da allegare al libretto della caldaia.
È importante fare questo tipo di analisi prima di procedere all'accensione della caldaia o prima di qualsiasi intervento finalizzato a cambiarne l'efficienza energetica.
La legge relativa ai controlli di efficienza energetica delle caldaie, spiegata nell' allegato A del n.74 del 2013, illustra chiaramente quali siano le tempistiche:
  1. Ogni anno, caldaie alimentate a combustibile liquido o solido, di potenza termica superiore a 100 kW.
  2. Ogni 2 anni, caldaie alimentate a gas metano o gpl, di potenza termica superiore a 100 kW.
  3. Ogni 4 anni, impianti a gas metano o gpl, di potenza inferiore o uguale a 100kw.
A seconda del modello di caldaia i controlli dei fumi avranno una periodicità differente, proporzionale al tasso di inquinamento prodotto.
Sempre legato al tema dell'efficienza energetica, a partire da ottobre 2014 sono stati resi obbligatori i nuovi libretti per caldaie, aggiornati ai nuovi modelli di controllo di efficienza energetica.
Si tratta di un modello unico in vigore dal 2016, fatto a schede, così da essere componibile a seconda del tipo di apparato. Ogni nuova installazione prevede l'obbligo di nuovo libretto, mentre tutti gli impianti esistenti si adegueranno con la prima manutenzione. Il libretto viene sempre rilasciato e compilato dal tecnico.

Una corretta manutenzione della caldaia è fondamentale anche per motivi di sicurezza, poiché sono diversi i pericoli in cui si può incorrere. I principali sono: 
  1. Impianti a gasolio: incendio del combustibile.
  2. Intasamento dei tubi e stanze senza ricambio d'aria: accumulo di monossido di carbonio. Tutti i tipi di impianto sono esposti a questo rischio.
  3. Cortocircuiti nell'impianto elettrico che causano incendi. Anche in questo caso è un rischio che coinvolge qualsiasi tipo di caldaia.
  4. Caldaie a gas metano o gpl: fuoriuscita di gas con conseguenze come intossicazione o, nel peggiore dei casi, esplosione dell'apparato.
Il bollino blu è un certificato rilasciato dal tecnico a seguito del rapporto energetico sulla base dei risultati dell'analisi dei fumi. Il costo non supera i 10 € e va rinnovato periodicamente.
Un buon funzionamento della caldaia equivale a un buon risparmio di denaro. Questo perché se la caldaia non dovesse funzionare correttamente si rischierebbe una dispersione di energia con conseguente aumento del costo dei consumi.
Un altro risparmio importante, fino al 31 dicembre 2017, riguarda le agevolazioni presenti nell'Ecobonus in materia di miglioramento dell'efficienza energetica. Per la sostituzione del vecchio apparato con una caldaia a condensazione o una caldaia a biomassa, gli incentivi arrivano fino al 65%. Anche per quanto riguarda i condomini si gode di importanti detrazioni, in questo caso fino al 2021. Detrazione del 75% per gli interventi volti a migliorare la prestazione energetica invernale, detrazione del 70% per lavori sul rivestimento e 65% per la riqualificazione energetica di parti comuni.
Inoltre, non rispettare i termini stabiliti per la manutenzione della caldaia, espone al rischio di sanzioni piuttosto elevate da parte di Provincia e Comuni.
In caso di anomalie e mancata revisione la sanzione va dai 50 € ai 200 €. Per un mancato controllo della efficienza di combustione la multa va dai 500 € ai 3.000 € (più rimborso dei costi di verifica). Per chi fosse sprovvisto di libretto si va dai 500 € ai 600 €

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