lunedì, settembre 25, 2017

Quotazione e prezzi del petrolio a settembre

Il Wti ricomincia a salire, portando i trader del petrolio a ritrovare il sorriso: è stata raggiunta la soglia dei 50 dollari al barile. E’ stata superata la resistenza tecnica, segnata dalla media degli ultimi sette mesi. La chiusura viene registrata su 49,89 dollari contro l’ottimo margine del Brent che arriva a quota 55,47 dollari. Il trend positivo nasce dal riequilibrio del mercato, che viene notato dall’Opec (Organizzazione Paesi Esportatori di Petrolio) e dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia). I report segnalano inoltre una domanda in aumento davanti alla forte riduzione delle scorte di petrolio come riportato sul sito prezzodelpetrolio.com.

Nonostante l’andamento positivo arrivano notizie legate alla criticità del giacimento Sahara, in Libia. La sua efficacia, infatti, prosegue a fasi alterne, facendo così segnare un deficit importante anche per livello di efficienza. Al tempo stesso non si può ignorare la situazione difficile dei mercati legata al disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.


Colpisce notare che il greggio ha fatto registrare un aumento di prezzo in un momento altrettanto delicato a causa degli uragani: la produzione oltreoceano è in risalita a 9,4 milioni di barili al giorno. E’ presto detto che se il Wti consoliderà il trend positivo superando i 50 dollari, si potranno incoraggiare gli operatori dello shale oil, che avevano smesso di incrementare la quantità delle trivelle.

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