Presenta
Lithium
48 di Fabio Iuliano
Un
racconto ambientato nel 2002 in una Parigi stravolta dalle paranoie
del protagonista Simone, rinchiuso tra le mura di un ospedale
psichiatrico con un buco nella memoria di quarantotto ore. Una storia
intensa e sofferta che riflette un momento storico in cui le certezze
dell’umanità si stanno sgretolando una dopo l’altra. Simone si
fa portatore del senso di smarrimento e sospetto che è seguito
all’11 settembre 2001, e della paura che si è introdotta in ogni
contatto umano esterno al proprio quotidiano. Con una scrittura acuta
e sensibile, Fabio Iuliano racconta del viaggio del protagonista a
ritroso nel tempo per afferrare il significato delle sue azioni e dei
suoi pensieri. Un percorso reso impervio dalla presenza di pericoli
reali e immaginari, in cui la posta in gioco non è solo capire il
mondo che lo circonda, ma soprattutto sé stesso.
Genere:
Distopico
Casa
Editrice: Aurora
Edizioni
Collana:
Pensieri
nuovi
Pagine:
70
Codice
ISBN: 978-88-9480-816-2
“[…]
Esistono gabbie di ogni forma e dimensione. A forma di ufficio, a
forma di palco, persino a forma di studio televisivo. Le banche di
cui parlava Bert, lo spazzacamino. L’amico di Mary Poppins. Non
abbiamo mai dato la giusta importanza a ciò che ci facevano vedere
da piccoli: Mary Poppins, ad esempio, ci insegnava a diffidare delle
banche. Meglio spendere due penny per far mangiare piccioni,
piuttosto che far mangiare maiali”.
Lithium 48
racconta una storia che fin dalle prime pagine confonde e sconcerta
il lettore. È impossibile infatti non domandarsi se la realtà che
il protagonista Simone sperimenta sia concreta o frutto delle sue
allucinazioni. Il ragazzo è vittima della paranoia di essere spiato
da telecamere onnipresenti e da amici e colleghi di lavoro guidati da
una regia esterna, cha ha il solo scopo di incanalarlo in una vita
preordinata e rispondente a un copione scritto per intrattenere un
pubblico di voyeur. Tutto ha inizio con Simone che si ritrova
confinato in una struttura per malati mentali, la Espace
Maison Blanche, senza saperne il motivo.
Comincia così un viaggio alla conquista di una memoria perduta e
alterata dal trattamento farmacologico al quale è sottoposto. Nel
ripercorrere le quarantotto ore che lo separano dalla verità, il
protagonista del romanzo riflette sul senso di terrore che ha
accompagnato l’uomo da quel tragico attentato alle Twin Towers del
2001, e sull’idea che la paranoia e il sospetto siano ormai le
uniche armi di difesa contro i pericoli del mondo odierno. Simone si
affida alla musica per cercare di arginare la follia in cui, nei
brevi momenti di lucidità, sa di stare precipitando. La sua vita è
scandita dalle parole dei testi delle canzoni che ama, e che riporta
nel racconto dei suoi due giorni di buio. La musica è tanto
importante nell’universo privato del protagonista come in quello
dell’autore, che il romanzo si apre con una playlist delle canzoni
citate, e con il codice QR
da utilizzare su Spotify
per poterle ascoltare. A seguito dell’amara rivelazione dei
particolari del suo tempo perduto, Simone comincia a riacquistare
consapevolezza ed è a questo punto che il racconto si fa denso e
significativo. Egli oscilla tra diverse interpretazioni di ciò che
vede e sente, il dubbio si insinua in lui e anche in chi legge. Se la
paura del diverso e delle situazioni nuove permea i suoi pensieri
all’inizio del romanzo, i numerosi rimandi alla storia di Mary
Poppins raccontano un’altra verità. Sembra
che nella mente del protagonista si faccia strada l’idea di
combattere la paranoia con l’entusiasmo della scoperta, la stessa
che porta l’istitutrice Mary a far conoscere ai bimbi personaggi
insoliti e a insegnare a non avere paura del mondo e di chi è
diverso da loro. Nel suo essere un ritratto estremizzato dell’uomo
contemporaneo, Simone porta con sé l’accettazione dolorosa della
paura e della sconfitta, ma anche il riscatto della vita sulla
violenza e i pregiudizi.
TRAMA.
Simone, un giovane giornalista e
musicista, è sedato e rinchiuso in una piccola stanza bianca
dell’Espace Maison Blanche, una struttura dove vengono confinate le
persone sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio. È solo
l'atto finale di un percorso di 48 ore attraverso i vicoli di una
Parigi controversa e misteriosa, in una dimensione filtrata dagli
obiettivi di telecamere che Simone sente continuamente addosso. Egli
cerca di ricostruire i motivi che l’hanno condotto in quel luogo e
a quell’idea di essere manipolato da chi ha intorno e di avere solo
l’illusione di essere libero. L'unico modo per capire la verità è
quello di perdersi nelle strade di una terra familiare e sconosciuta
insieme, che altro non è se non la metafora della ricerca di sé
stessi.
BIOGRAFIA.
Fabio Iuliano è
un giornalista, musicista e insegnante di lingue. In passato ha
lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal + e ha collaborato
con l'Ansa e con il Centro (ex gruppo l’Espresso). Come blogger,
oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle
Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America, ha
condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in
Italia, Romania e Marocco. Per Aurora edizioni, casa editrice
indipendente trentina, ha già firmato New
York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca
dalla terra del flamenco alle strade del jazz. Lithium
48 è il suo secondo romanzo.
Presentazione
del romanzo Lithium 48
del 20 aprile 2018:
“Lithium
48, Parigi tra rock e distopia”.
Libreria: La
Cura - libri & altre carte via
Latini nn. 24-26, 64026
Roseto degli
Abruzzi 085 8942943 librerialacura@email.it
Evento: https://www.facebook.com/events/201797943918802/
CONTATTI
IL
TACCUINO UFFICIO STAMPA
Via
Silvagni 29 - 401387 Bologna - Phone:+393396038451
Mail:
iltaccuinoufficiostampa@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento