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Taccuino Ufficio Stampa
Presenta
Siamo
solo piatti spaiati
di Alessandro Curti
Siamo
solo piatti spaiati è la storia di Davide,
un giovane che si trova a fare i conti con i propri errori, lontano
da casa e dalla sicurezza della famiglia. Il romanzo racconta il
mondo degli adolescenti attraverso il filtro del loro sguardo fresco
e onesto sul mondo, e di come sia spesso difficile per loro fidarsi e
confrontarsi con gli adulti. Dopo Padri
imperfetti e Mai più
sole, due romanzi di Alessandro Curti che
parlano della complessità del ruolo di genitori in questi tempi
difficili per le relazioni umane, e Sette note
per dirlo, scritto a quattro mani con Cinzia
Tocci, in cui troviamo per la prima volta Davide proprio nel momento
che cambierà il corso della sua vita e darà il via al quarto libro,
il cerchio si chiude con Siamo solo piatti
spaiati, in cui a essere analizzato è il
comportamento dei figli e il loro percorso di crescita verso l’età
adulta. Con gli occhi esperti di un educatore di professione, Andrea,
che ritroviamo in tutti i libri di Curti, lo scrittore osserva le
fragili dinamiche di relazione che il protagonista intrattiene con i
suoi cari, con il mondo circostante e con se stesso.
Titolo:
Siamo solo piatti spaiati
Autore:
Alessandro Curti
Genere:
Narrativa contemporanea
Casa
Editrice: C1V Edizioni
Pagine:
250
Codice
ISBN: 978-8898295579
«[…]
Nulla mi sembrava più lontano dalla mia vita, dal mio mondo. Ho
avuto paura. Paura di perdere tutto. Di entrare in un tunnel senza
ritorno. Di vivere un incubo dal quale non mi sarei mai risvegliato
in un continuo loop di sofferenza. Mi sentivo pizzicare alla base del
collo, come se mi avessero infilato uno spillone vudù e lo avessero
lasciato lì. A marcire».
Siamo solo piatti
spaiati di Alessandro Curti racconta del
viaggio fisico e interiore del giovane protagonista Davide. Il
ragazzo si trova in custodia cautelare, e in quanto minorenne viene
mandato lontano dai suoi affetti in una casa famiglia. Il viaggio
nella macchina della polizia è la metafora dell’ignoto cui vanno
incontro gli adolescenti nel delicato passaggio dalla giovinezza
all’età adulta, un viaggio percorso dal protagonista con l’ansia
e la solitudine che accompagna ogni cambiamento cruciale nella vita.
Davide si ritrova in un vortice di insicurezze e domande senza
risposte, confinato in un mondo straniero, dove non ci sono facce
amiche e dove dovrà cominciare a contare solo su sé stesso. Al
viaggio materiale verso la comunità si affianca il viaggio intimo
del ragazzo: l’esilio dalla sicurezza della famiglia lo porta
infatti a fare i conti con i propri errori, a mettere in discussione
la propria visione del mondo e le azioni dei suoi genitori. Senza la
coperta di Linus data dall’ambiente familiare e dalle consuetudini
di un adolescente, il ragazzo è costretto a crescere, a prendere in
mano la propria vita e soprattutto a imparare a interagire con la
diversità, con gli esseri umani e le situazioni più disparate. In
questo romanzo anche la figura dell’adulto viene messa in
discussione, perché non si finisce mai di crescere, perché gli
errori possono essere commessi a ogni età. I personaggi di Siamo
solo piatti spaiati raccontano di ognuno di
noi, delle nostre lotte quotidiane, dei nostri sbagli e delle nostre
paure. È un romanzo che parla di cambiamento, necessario anche se
spesso doloroso per affrontare il viaggio della vita; è una finestra
sull’adolescenza e sul duro “mestiere” del diventare adulti.
Resta impressa a fine lettura la figura dell’educatore Andrea, un
uomo che sa ancora guardare il mondo con gli occhi di un ragazzo, e
che insegna che la coerenza è uno dei valori più importanti
dell’esistenza, perché permette di avere un rapporto sano con noi
stessi e con gli altri. Un romanzo che sarà particolarmente
apprezzato da chi cerca un punto di vista onesto e professionale
sulle relazioni interpersonali, soprattutto in ambito familiare, e da
chi vuole comprendere più nel profondo i comportamenti a volte
indecifrabili dei propri figli e in generale delle giovani
generazioni.
TRAMA.
Davide conduce una normale adolescenza come tanti suoi coetanei:
frequenta il liceo, si diverte con gli amici e discute con i
genitori, fino a quando un evento non calcolato stravolge la sua vita
e lo trasporta in un mondo a lui sconosciuto. Qui incontra ragazzi
molto diversi da lui e adulti di cui non si fida. Tranne Andrea, per
il quale nutre una sorta di amore-odio, perché risveglia in lui
riflessioni e pensieri che mai si sarebbe aspettato e che lo
confondono e lo mettono in crisi. Il viaggio che intraprenderà lo
cambierà in modo indelebile, restituendo al suo vecchio mondo un
nuovo Davide, più consapevole di se stesso e della realtà che lo
circonda.
BIOGRAFIA.
Alessandro Curti, è un educatore, pedagogista e
scrittore milanese. Si è occupato del disagio minorile prima in
comunità e attualmente in interventi educativi scolastici,
domiciliari e aggregativi. Collabora inoltre con diversi progetti di
formazione. Nel 2015 esce per C1V Edizioni il suo primo romanzo Padri
Imperfetti, seguito nel 2016 da Mai più sole e nel 2017 da Sette
note per dirlo, scritto a quattro mani con Cinzia Tocci. Siamo solo
piatti spaiati (C1V, 2018) è il suo quarto romanzo.
Contatti
https://www.facebook.com/GruppoC1V
IL
TACCUINO UFFICIO STAMPA
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29 - 401387 Bologna - Phone:+393396038451
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