venerdì, ottobre 30, 2020
Ristorante Cost - Milano: 1/11Brasil, Brunch Carioca
30/10/20 Come è andato “Faccio After”, l’eBook benefico di Lorenzo Tiezzi per dj e artisti dell’intrattenimento?
giovedì, ottobre 29, 2020
Ristorante Cost - Milano: 31/10 Halloween Lunch da urlo! (in sicurezza)
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Sandro Murru Kortezman: 1/11 pranzo animato @ Charme - Settimo San Pietro (CA) e poi su Radio Super Sound
mercoledì, ottobre 28, 2020
il covid19 ed il Governo dell' Io speriamo che me la cavo"
il Governo alla prima ondata del Covid chiese sacrifici..tutti a casa, coprifuoco, i risultati ci furono e la stagione estiva si è salvata... ricordo che in estate le TV e i media trasmettevano notizie “Confortanti” si parlava di piccoli focolai circoscritti e sotto controllo, alcune volte si parlava addirittura di “Post covid” tutto per “tranquillizzare “ e salvare la stagione a migliaia di lavoratori italiani, cosa sacrostanta e giusta e visto che la situazione era sotto controllo, si è ben pensato di ripartire ed il Governo per sostenere il comparto turistico, introdusse il bonus vacanze.
Poi già da fine agosto pian, piano ( si è iniziato con i casi delle discoteche ecc.) i media, i politici, i virologi, iniziavano nuovamente a metterci sull’avviso, ( ci preparavano alla batosta) nonostante ciò, nessuna significativa azione di prevenzione è stata attuata, sostanzialmente tutto restava invariato sotto il profilo della “Messa in sicurezza e controllo ” e dunque si sono riaperte anche le scuole e si è cercato di ritornare ad una sorta di “Normalità” una sorta di convivenza forzata con il virus, con il passare dei mesi si è arrivati ad oggi, dove la prevista seconda ondata si sta drammaticamente manifestando...
Ormai non c’è bisogno di essere degli esperti , sappiamo bene che sono gli affollamenti, la concentrazione in massa, la fonte maggiore di contagi, ma specificatamente, il maggior rischio sono gli assembramenti che non consentono l’applicazione delle norme di sicurezza previste ( distanza di sicurezza in primis) .
Ebbene per quanto riguarda i luoghi della cosidetta “Movida” del fine settimana, lì si può certamente intervenire con ulteriori controlli preventivi per evitare gli assembramenti, ma a mio avviso, non è necessaria la chusura dei locali, né tantomeno dei cinema e dei teatri perché l’assembramento a ben pensarci, non è dentro i locali, bensì fuori dagli stessi e non spetta ai proprietari dei sudetti il compito di vigilare, ma alle forze dell’ordine preposte.
Ben altro discorso invece, riguarda i mezzi di trasporto che creano affollamenti quotidiani ben maggiori rispetto a quelli attribuibili alla movida ed alle attività di svago. Ciò perché i mezzi di trasporto disponibili, non sono mai stati numericamente sufficienti, a garantire il distanziamento necessario e pertanto, si creano lunghe file in attesa e altrettanti assembramenti all’interno degli stessi.
I mezzi di trasporto, sono attualmente il più grande rischio di contagio di massa, in quanto sono super affollatti ogni giorno e non è possibile (almeno sino ad ora) garantire il corretto distanziamento sociale. Qui non si tratta solo di un problema di “Controllo” che ovviemente già è carente, ma il problema vero è di tipo strutturale.
Pare quindi evidente che uno dei punti critici, il nostro tallone di achille,(oltre alla mancanza di controlli adeguati )sono anche i trasporti pubblici a livello Nazionale e locale. I mezzi di trasporto sono insufficienti e anche scarsamente sanificati, dunque creano inevitabilmente e quotidianamente l’ assembramento non controllato di decine di migliaia di cittadini (studenti e lavoratori).
Ma allora perché intestardirsi e chiudere, fermare, tutte quelle attività che comunque, come già è stato fatto, hanno ampiamente dimostrato che possono essere adeguatamente controllate ed hanno sufficienti margini di sicurezza? Forse perché è più semplice chiudere tutto? Oppure, perchè è troppo difficile fare altro ma farlo bene? quello di adeguare i mezzi pubblici alle esigenze dei cittadini è da sempre il compito mai svolto da parte di amministrazioni, enti locali e Governo.
Oggi però, risolvere le problematiche dei trasporti vuol dire tutelare la salute pubblica, non è solo una necessità ma è un obbligo, ed è duque logico che la priorità su cui lo Stato deve intervenire, la vera “Falla” del sistema anti covid, non sono tanto i teatri, i cinema, i locali, gli eventi, le cerimonie (che se rispettano le norme garantiscono comunque una certa sicurezza) quanto piuttosto, i mezzi di trasporto pubblico insufficienti e la scarsa capacità di controllo da parte delle forze dell’ordine preposte per far rispettare le norme sul distanziamento e sull’uso della mascherina. Ricordiamo che luoghi di affolamento non riguardano esclusivamente non sono solo i locali, le pasticcerie, i bar,teatri, cinema, palestre, ecc. ma l’assembramento lo si trova anche nei : mercatini rionali, nelle strade dello shopping , le piazze cittadine, i grandi centri commerciali, ecc. e non mi sembra che ci siano mai stati compiti di vigilanza e controllo adeguati, tanto è verò che per far rispettare in qualche modo, le norme sul distanziamento si va avanti a suon di decreti…tanti decreti, tanti divieti e poca prevenzione e vigilanza.
Mi chiedo allora, alla luce di tutto ciò, che senso ha chiudere nuovamente per poi riaprire ( magari per Natale) e rivedere ancora una volta i lavoratori affollare gli stessi pulman fatiscenti e le stesse metropolitane? Che senso ha, riaprire le scuole e far nuovamente riversare decine di migliaia di studenti nelle identiche disastrose e insufficienti condizioni di viabilità cittadina? Che senso ha ,imporre le regole e poi non vigliare affinchè le stesse vengano applicate correttamente dalla cittadinanza? È come un film visto e rivisto di cui purtroppo, si sa bene il triste finale.
Devo dedurne chi ci governa sta ragionando alla “io speriamo che me la cavo” ovvero; chiudo tutto perché è più facile farlo ed è immediato, prendo tempo e nel frattempo invece di fare la mia parte sino in fondo,faccio una serie di iniziative, emetto provvedimenti insufficienti, misure “tampone” e ripongo tutte le speranze nella scienza medica e nel vaccino “salva tutti”.
Se questa è la vera strategia del governo per debellare il virus è meglio che lo dica chiaramente, almeno ci mettiamo l’anima in pace ed organizziamo oltre che proteste ( mai violente e sempre rispettose delle norme anticovid) anche viaggi della speranza nei luoghi di preghiera ( covid permettendo) oppure tramite il web per garantire il distanziamento, diamo vita a preghiere di massa virtuali, unendoci al Governo nell’atto di speranza e di preghiera e chidendo tutti insieme l’intervento divino, perché è ovvio che ormai si è esasperati, disperati e stufi di rintanarsi nelle case per giocare a “nascondino” …
Così non andiamo da nessuna parte e pagano il dazio sempre gli stessi i cittadini,adesso è ora che il Governo dia un segnale forte, ci faccia vedere cosa sta facendo senza proclami ma con i fatti, perché di quello che sino ad ora è stato fatto non se ne è accorto nessuno, ciò significa che è stato fatto poco, e quello sino ad oggi fatto resta comunque insufficiente, vista la drammatica situazione di pandemia in corso.
Quando finalmente si inizierà seriamente a mettere in sicurezza i mezzi di trasporto pubblico, quando vedremo più controlli per le strade, allora anche noi cittadini e non solo il Governo, ci accorgeremo che queste cose si stanno realmente facendo, perché le vedremo con i nostri occhi, le toccheremo con mano, solo allora si potrà almeno sperare che i sacrifici fatti siano serviti a qualcosa...nel frattempo fratelli miei, preghiamo che ci salvi la scienza con il vaccino, perché il Governo se restano così le cose, non è certo l’alternativa su cui contare.
Locanda dei Giurati - Como: aperta a pranzo... e take away la sera
Errori cognitivi
Gli errori cognitivi, o bias cognitivi, sono la tendenza a creare una propria realtà soggettiva, sviluppata sulla base dell'interpretazione personale delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a un errare di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio.
Errore di composizione: “Se è vero per le sue parti, allora è vero per il tutto”. Ad esempio: “Se ci sono tre grandi giocatori nella mia squadra, allora anche la mia squadra in toto sarà grande”.
E l'opposto. L'errore di divisione: “Se è vero per il tutto, allora deve essere vero anche per le sue parti”. Ad esempio: “Se il mio appartamento è grande circa la metà del tuo, ne consegue logicamente che le mie porte devono essere grandi la metà delle tue”.
Errore del giocatore d'azzardo: è l'idea che esistano strisce di buona fortuna o di sfortuna. Ad esempio: “è uscito il rosso sei volte di seguito, quindi c'è un'alta probabilità che esca ancora il rosso”. In realtà la probabilità che esca il rosso o il nero è sempre del 50%. Sempre.
Errore del Tu Quoque o chi sei tu per parlare?
Se tua sorella, che non fa esercizio fisico, ti dice che dovresti fare 150 minuti di esercizio moderato o 75 minuti di esercizio intenso alla settimana per essere in salute, il tuo “Tu Quoque” ti farà rispondere "Lo farò quando tu lo farai! Chi sei tu per insegnarmi quanto esercizio dovrei fare?”. Ma è appunto un errore in quanto il suo non fare esercizio non dice nulla della sua reale competenza in quell'argomento.
Errore dell'uomo di paglia. Cioè travisare volontariamente un argomento, spesso in modo esageratamente iperbolico. Ad esempio se uno dice: “Dobbiamo ridurre il nostro uso di fossili combustibili" l'altro risponde" Ah, così vuoi bandire tutte le auto, e far andare anche gli ottantenni in bicicletta!?!"
Errore Ad Hominem cioè “Sei cattivo di natura”: è una strategia con la quale ci si allontana dall'argomento della discussione contestando non l'affermazione dell'interlocutore, ma l'interlocutore stesso. “E' una strega! Brucia la strega e non ascoltare le sue opinioni, sono le parole del diavolo!”
A volte le persone sono ovviamente di parte o soggettive e quindi bisognerebbe trattare i loro argomenti con cura, ma generalmente è meglio attaccare l'argomento, piuttosto che la persona.In qualche modo correlato a questo è l'errore genetico, il quale presuppone che un argomento sia automaticamente sbagliato a causa della fonte che pregiudizialmente riteniamo inaffidabile.
Ma … anche un orologio fermo è giusto due volte al giorno.
Errore dell'appello all'autorità.
A volte è appropriato ascoltare cosa gli esperti pensano di un certo argomento, ma gli appelli fallaci all'autorità portano a ritenere che qualcuno che sia un esperto in un specifico campo, lo sia anche in un campo del tutto estraneo al suo.Ma essere un esperto di fisica delle particelle non significa automaticamente che avrai opinioni sensate sull'allevamento di suini. E viceversa.
Errore della falsa pista. Cioè il tentativo di distrarre l'interlocutore dal vero argomento in discussione: “Beh, potrebbero forse anche aver rubato, Vostro Onore, ma guardate cime sono afflitti a stare in tribunale ... ” I diversivi possono sembrare plausibili, ma alla fine sono irrilevanti. Nel nostro esempio, una persona che è triste perché è in tribunale non è rilevante per stabilire sé abbia effettivamente rubato o meno.
Questa particolare falsa pista è anche un esempio di attrazione per le emozioni. Gli appelli alle emozioni tentano di distrarti facendoti sentire male per l'altra persona.“Allora perché dovremmo assumerla per questo lavoro?” “Perché se non mi assumete, io sarò in strada, e dovrò vivere in una scatola di cartone. Non volete costringermi a vivere in una scatola di cartone, vero?”
Errore dell'appello alla popolarità: “Due milioni di persone non possono sbagliarsi tutte insieme! Quindi se due milioni di persone pensano che la Terra sia piatta, allora vuol dire che è vero”.
Oppure l'appello alla tradizione: “Le persone lo fanno da secoli, quindi deve essere giusto!”
O l'appello alla Natura: “Non fidarti delle medicine, sono piene di sostanze chimiche che fanno male! Tieni, prendi questa belladonna, è totalmente naturale!”.
O ancora l'appello all'ignoranza: “Se non puoi dimostrare che è falso, allora dev'essere necessariamente vero”
“Non puoi provare che i fantasmi non esistono, quindi devono esistere”.
Errore dell'Accattonaggio: presumere che sia vera una premessa che stai cercando di dimostrare. Ad esempio: “Matteo il Grande è infallibile perché nel Grande Libro di Matteo il Grande egli dice che è infallibile, e sappiamo che il testo è infallibile perché è stato scritto da Matteo, che è infallibile. Perché lo dice nel Libro ...”
Errore della falsa dicotomia: “O sei d'accordo con tutto ciò che dico o sei un malvagio mangiatore di bambini!”.
Anche l'opposto può essere un falso cognitivo, cioè l'errore della via di mezzo, che dice: “se alcune persone pensano che due più due fa quattro, e altre persone pensano che due più due fa cinque, allora chiaramente la risposta sta da qualche parte nel mezzo”.
Errore del punto decisionale detto anche il paradosso del sorite, cioè il famoso paradosso del mucchio: “Se da un mucchio di sabbia tolgo un granello di sabbia, resta ancora un mucchio, ma quanti granelli di sabbia devo togliere affinché non sia più un mucchio?”
L'equivoco sta nel mettere sullo stesso piano due concetti diversi, di tipo qualitativo da un lato, il mucchio, e di tipo quantitativo dall'altro, il singolo granello.L'errore del punto decisionale dice: poiché lì c'è un continuum, ciò significa che non possiamo distinguere tra le cose. Ma solo perché i confini tra le cose sono un po' sfocati, non significa che non possiamo distinguere una cosa da un'altra.
So che un cavallo è un mammifero e una rana è un anfibio, quindi l'ornitorinco non può esistere?
Errore di pendenza scivolosa: cioè l'affermazione che un passo inevitabilmente condurrà ad un altro, che porterà inevitabilmente ad un altro, che porterà inevitabilmente ... alla fine del mondo.
Ad esempio: “Se hai una carta di credito, inevitabilmente spenderai più del dovuto e inevitabilmente finirai per vivere per strada in una scatola di cartone”.
Errore delle Generalizzazioni affrettate: cioè quando trai una conclusione generale da un campione parziale. Ad esempio: “Mia zia fumava 20 sigarette al giorno, tutti i giorni, ed è vissuta fino a 109 anni, quindi le sigarette non fanno male”.
Errore dell'Onere della prova: quando insisti a ritenere che spetti alla persiana che non crede alle tue affermazioni di fornire prove contro la tua teoria, piuttosto che fornire tu delle prove a favore della tua teoria.
Errore della conseguenza: è quando dici qualcosa come: “Il mio cane abbaia quando c'è un intruso. Il mio cane non abbaia, quindi non ci sono intrusi”.
Affermazione che non è valida in tutti i casi.Il mio cane sta abbaiando, quindi deve esserci un intruso non è valido. Voglio dire, i cani abbaiano per qualsiasi cosa ...
Ma anche “Il mio cane non abbaia quindi non ci sono intrusi” non è valido. Magari non sta abbaiando perché ha mal di gola, o perché l'intruso lo ha ucciso.
Errore della Falsa causa:
La correlazione non è causalità, quindi anche sé le temperature globali aumentano mentre il numero dei pirati diminuisce, questo non significa che l'eliminazione dei pirati prevenga il riscaldamento globale.Un po' come chi va al tiro a segno e prima spara e poi disegna i bersagli. Cioè prima decidi qual è la tua conclusione, poi vai alla ricerca di dati che supportino la tua conclusione.
Errore della Domanda caricata
Cioè chiedere qualcosa con un presupposto costruito in modo tale che chi rispande risulta dalla parte del torto qualunque cosa dica. Ad esempio: “Quando hai smesso di picchiare tua moglie?”
Errore dell'Incredulità personale. Ad esempio: “ è difficile per me credere che siamo fatti di miliardi di atomi, quindi non ho intenzione di crederci”.
E ultimo
errore cognitivo, ma non meno importante: la fallacia della
fallacia. Solo perché qualcosa contiene uno o più errori, non
significa che giunga necessariamente ad una conclusione sbagliata.
Ad esempio:
“Il mio insegnante di yoga dice che dovrei mangiare le verdure
perché le verdure sono sane. Ma questo è un fallace appello
all'autorità, perché gli insegnanti di yoga non sono dietisti,
quindi, mangerò la torta”.
Ascolta il podcast "Distorsioni cognitive o bias cognitivi" su Spreaker.