martedì, novembre 20, 2007

RAEE: Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Cosa sono i RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Frigoriferi e climatizzatori, piccoli e grandi elettrodomestici, televisori e computer, apparecchiature audio/foto/video e lampade a risparmio di energia, giochi elettronici ed elettroutensili. Tutti strumenti, costantemente presenti in ogni attività della nostra vita quotidiana, che per funzionare dipendono da correnti elettriche o da campi elettromagnetici.
Giunti al termine del ciclo di vita diventano rifiuti, e sono classificati con la sigla RAEE. Tali rifiuti non possono essere gettati nei normali cassonetti o smaltiti in discarica, ma necessitano di una raccolta separata al fine di recuperare le molte materie riciclabili (metalli, plastiche, vetro, ecc.) e di smaltire in sicurezza le componenti inquinanti.

La nuova Normativa sul riciclo dei RAEE.
Il volume dei RAEE cresce a livello europeo ad un tasso tre volte superiore rispetto a quello di altre tipologie di rifiuti. Per porre un freno all'incremento costante di tali rifiuti, l'Unione Europea ha emanato apposite Direttive finalizzate alla "prevenzione della produzione di RAEE, e al loro successivo reimpiego, riciclaggio ed altre forme di recupero in modo da ridurre il volume dei rifiuti da smaltire".
Queste sono state recepite in Italia con il Decreto Legislativo n. 151 del 2005, che definisce il nuovo assetto normativo ed operativo in materia di rifiuti elettrici ed elettronici. La Normativa nazionale si pone l'obiettivo di migliorare, sotto il profilo ambientale, l'intervento dei soggetti che svolgono un ruolo attivo nel ciclo di vita dei prodotti elettrici ed elettronici: dai Produttori ai Consumatori, passando per gli attori della filiera distributiva, fino agli operatori del riciclo.

Responsabilità condivise tra Produttori, Distributori, Comuni e Cittadini.
I Produttori e/o Importatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche hanno l'onere di finanziare, organizzare e gestire un sistema integrato per il trattamento dei RAEE mediante l'adesione ai Sistemi Collettivi. Questi ultimi provvedono al ritiro dei RAEE dai punti di raccolta autorizzati, al loro trasporto presso centri di trattamento selezionati e alle successive attività di riciclo e recupero dei materiali. Per il finanziamento del Sistema RAEE, i Produttori possono applicare un Eco-contributo "visibile" o "internalizzato" nel prezzo dell'AEE nuova posta in vendita.
La Distribuzione è chiamata ad organizzare un servizio di ritiro gratuito dei RAEE consegnati dai Consumatori al momento del nuovo acquisto di un'analoga apparecchiatura elettrica o elettronica.
Gli Enti Pubblici hanno il compito di mettere a disposizione dell'utenza domestica e della Distribuzione centri di raccolta idonei per il conferimento dei RAEE.
I Cittadini, quali consumatori finali, devono consegnare i RAEE esclusivamente nei punti di raccolta autorizzati, oppure riconsegnarli ai Distributori al momento dell'acquisto di una nuova e analoga apparecchiatura elettrica o elettronica.

Il Sistema nazionale per la gestione dei RAEE
La gestione dei RAEE in Italia avviene attraverso Sistemi Collettivi (Consorzi o Società), espressione del comparto produttivo nazionale e internazionale presente nel nostro Paese. Tutti i Sistemi Collettivi costituiti dai Produttori assicurano il servizio - senza fini di lucro - di ritiro dai centri di raccolta e l'avvio dei RAEE al riciclo sull'intero territorio nazionale. L'obiettivo comune è massimizzare l'efficienza e l'efficacia dei processi di trattamento per la tutela dell'ambiente e della salute collettiva, nel pieno rispetto della Normativa vigente.

Il Centro di Coordinamento RAEE e gli organismi di controllo
Il Centro di Coordinamento RAEE, primo tra gli Organismi previsti dalla Normativa ad essere istituito, è direttamente finanziato e gestito dai Produttori, ed è l'ente di riferimento per tutti i Sistemi Collettivi responsabili per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Il Centro ha il fondamentale compito di garantire omogenee condizioni operative tra i diversi Sistemi Collettivi, monitorandone le attività e interfacciandosi con gli Organismi di Controllo competenti.

Gli Organismi di indirizzo e controllo. Oltre al Centro di Coordinamento RAEE, il D.Lgs. 151/05 prefigura una serie di Organismi di Indirizzo e Controllo istituiti presso il Ministero dell'Ambiente, con i compiti di vigilare sulla trasparenza, efficienza ed efficacia dell'intero Sistema RAEE:
· Registro Nazionale dei Produttori, al quale ogni azienda che immette sul mercato italiano AEE deve iscriversi. Il Registro Nazionale raccoglie l'elenco dei Produttori e dei Sistemi Collettivi e tutti i dati relativi al numero e alla tipologia di AEE venduti, le quote di mercato, e le tipologie di trattamento dei RAEE adottate;
· Comitato di Vigilanza e Controllo dei processi di gestione dei RAEE, cui spetta la funzione di verificare l'operatività, la funzionalità e l'economicità del sistema di gestione dei RAEE;
· Comitato di Indirizzo , Organismo di supporto al Comitato di Vigilanza e Controllo.

La salvaguardia dell'ambiente e la garanzia del riciclo.
Oltre ai problemi legati ai volumi che andranno ad occupare, i rifiuti elettrici ed elettronici preoccupano principalmente per il potenziale impatto ambientale delle sostanze inquinanti, eventualmente presenti al loro interno, e per i rischi che queste possono rappresentare per la salute pubblica. Dai RAEE si possono recuperare rame, ferro, alluminio, acciaio, vetro e plastiche: tutti materiali facilmente reimpiegabili nei processi produttivi o in applicazioni ad hoc. Sostanze pericolose come CFC, HCFC o mercurio vengono invece trattate e smaltite garantendone la messa in sicurezza.

I Sistemi Collettivi RAEE.
In risposta alla Normativa RAEE i Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche hanno dato vita ad una serie di Sistemi Collettivi, volontari e senza fini di lucro, alcuni specifici per tipologia di rifiuti e altri trasversali a tutti i RAEE:

- Ecodom, Consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici;
- Ecoelit, Consorzio nazionale volontario accumulatori ed elettroutensili;
- Ecolamp, Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione;
- Ecolight, Consorzio di Produttori per la gestione dei RAEE domestici e professionali;
- Ecoped, Consorzio nazionale riciclo piccoli elettrodomestici;
- ecoR'it, Sistema Collettivo per la gestione dei RAEE di nuclei domestici e di utenti professionali;
- Ecosol, Consorzio di produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche per la gestione dei RAEE domestici e professionali;
- ERP, European Recycling Platform, Sistema Collettivo pan-Europeo per la gestione di qualsiasi RAEE, domestico e/o professionale;
- Raecycle, Sistema Collettivo gestione apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse;
- RAEE-PMI, Consorzio per lo smaltimento di prodotti elettronici riservato alle piccole e medie aziende;
- Re.Media, Sistema Collettivo per la gestione dei RAEE domestici e professionali;
- Ridomus, Consorzio riciclo condizionatori per uso domestico.

Per verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva UE (pari a 4 kg di RAEE raccolti per abitante entro la fine del 2008), questi dovranno comunicare periodicamente i dati relativi ai rifiuti elettrici ed elettronici trattati e ai materiali avviati al riciclo. L'APAT, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e del Territorio, è l'Organismo competente per il monitoraggio dei risultati raggiunti, che saranno poi resi pubblici dal Ministero dell'Ambiente.

Ufficio stampa: Hill & Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota
tel 06.4404327 - cell 335.5640825
email andrea.pietrarota (at) hillandknowlton.com

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