Molte volte gli attacchi d'ansia sono la conseguenza di una condizione di ansietà continua che il paziente si porta dietro nell'arco di tutta la giornata che, a sua volta, potrebbe essere la risultante di una serie di stress subiti, accumulati e mai completamente smaltiti, infatti le persone si portano a casa le tensioni accumulate sul lavoro che generano litigi, conflitti, frustrazioni e senso di colpa.
Per scaricarsi dalla tensione accumulata sul lavoro sarebbe importante riuscire ad isolarsi per qualche tempo e, appena arrivati a casa, dopo aver eseguito un rilassamento muscolare profondo per un minuto, in modo da ridurre la tensione fisica, passare un altro breve periodo di tempo, sempre di un minuto all'incirca, a cercare di calmare la mente e, a questo proposito si può dire che una delle tecniche più efficaci per il raggiungimento della calma interiore è la meditazione e sono sufficienti veramente soltanto pochi minuti per alzare una barriera tra le ansie del lavoro e la vita familiare.
La meditazione ricostruisce le riserve psicofisiche esaurite, che possono quindi essere usate per affrontare lo stress causato da eventuali problemi, anche di tipo familiare, anche se è necessario precisare che queste indicazioni possono suscitare molti dubbi, in quanto la meditazione, a causa delle sue presunte associazioni metafisiche, viene vissuta come un qualcosa di esclusivamente collegato al misticismo orientale, mentre, in realtà, non è altro che una tecnica finalizzata all'aumento della concentrazione e alla distensione mentale.
Per quanto riguarda gli effetti benefici della meditazione come antidoto contro gli attacchi d'ansia, vi sono studi che dimostrano scientificamente, ad esempio, che la Meditazione Trascendentale è due volte più efficace del rilassamento, nella terapia, appunto dell'ansia e la stessa tecnica praticata sugli anziani d'età superiore agli ottant'anni, ha prodotto su di loro un abbassamento della pressione sanguigna sistolica da 140 a 128, aumentandogli la memoria e la flessibilità nella risoluzione dei problemi, mentre altri studi ancora rilevano un notevolissimo rallentamento delle pulsazioni e, a livello cerebrale, un marcato aumento delle onde alfa, che è l'andamento elettrico associato ad uno stato di attenzione rilassato.
venerdì, marzo 30, 2012
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