lunedì, giugno 03, 2013
Condono edilizio e sanatoria: la differenza
Tra i non addetti ai lavori spesso rimane difficile comprendere la distinzione tra sanatoria e condono edilizio. Ma quali sono le differenze? Prima di tutto il condono è una vera e propria legge speciale, la sanatori, invece è un provvedimento ammesso dalla normativa vigente.
Nello specifico il permesso di costruire con la sanatoria, regolato dal testo unico dell'edilizia, può essere richiesto per interventi non dotati di permesso ma comunque assentibili. In pratica è necessario che al momento della richiesta di sanatoria ci sia la cosiddetta doppia conformità rispetto alla disciplina edilizia e urbanistica vigente. Per verificare la conformità basterà richiede la conferma tramite il servizio catastale.
Ovviamente visto che sono stati realizzati interventi senza autorizzazione sarà necessario pagare una sanzione che corrisponde al doppio della tassa di costruzione che normalmente si pagherebbe al Comune. Nel caso, invece, di opere non quantificabili bisognerà pagare un importo di un minimo di 520 euro.
Il condono invece è una legge che consente ai cittadini di beneficiare di un annullamento parziale oppure totale di una pena. Per questo motivo ha una validità limitata nel tempo. Ad esempio in Italia i condoni più rilevanti sono stati tre: quello del '94, dell''85 e del 2003. In particolare quest'ultimo ha consentito di sanare eventuali abusi commessi entro marzo 2003. Nel condono la sanzione da pagare consiste oltre che negli oneri concessori anche in una tassa da versare allo Stato. In effetti lo strumento del condono è spesso utilizzato dai governi in periodi economici difficile proprio per rimpinguare le casse dello Stato.
Infine è importante ricordare che il Piano Casa è una legge che va in deroga rispetto agli indici volumetrici permessi dai comuni; non si tratta però di un condono e quindi non è possibile sanare opere realizzate in passato in modo irregolare.
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