In tempi di dichiarazione dei redditi l'installazione di pannelli solari entra nei bilanci familiari e allegerisce l'Irpef, grazie ai contributi statali. Il governo prevede contributi per il risparmio energetico sotto forma di sconti fiscali per chi acquista un impianto solare termico. La legge finanziaria prevede sconti fiscali del 55% per chi acquista un impianto solare. I conti in tasca ai consumatori sono presto fatti: acquistando un impianto del valore di 3.000 euro, i contributi derivanti indirettamente dallo sconto fiscale sono pari a 550 euro all’anno, mentre il risparmio medio sulla bolletta dell’acqua calda per una famiglia di 3 persone è di circa 450 euro all’anno. Ciò significa che sono sufficienti 3 anni per recuperare al 100% l’investimento iniziale e consumare gratis acqua calda sanitaria: fino a 600 litri al giorno, con una resa anche del 16% superiore se si scelgono pannelli solari di ultima generazione.
I contributi, in termini di detrazioni fiscali del 55% sull’Irpef, sono stati introdotti dalla Finanziaria 2007. La finanziaria 2008 ha ripreso quanto previsto dalla legge precedente, introducendo alcune importanti novità.
Le principali novità in tema di detrazioni IRPEF del 55%, sono così riassumibili:
- proroga al 31 dicembre 2010
- incentivazione della sostituzione delle vecchie caldaie non solo con caldaie a condensazione ma anche con pompe di calore a gas o elettrichePer quanto riguarda i contributi, sempre in termini di detrazioni fiscali, sull’installazione di panelli solari termici, va segnalata la semplificazione della documentazione necessaria per la richiesta delle detrazioni ed eliminazione dell'obbligo di produrre l'attestato di certificazione energetica, per alcune tipologie di interventi, quali la sostituzione di finestre in singoli alloggi e l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda
C’è inoltre la definizione da parte del contribuente del periodo di tempo nel quale è possibile operare la ripartizione della detrazione IRPEF: non più necessariamente 3 anni, ma a scelta da un minimo di 3 ad un massimo di 10. La politica dei contributi e delle detrazioni fiscali sull’installazione di impianti di pannelli solari costituisce dunque un'occasione da non perdere per adeguare la propria abitazione a moderni standard di qualità ambientale, con una ricaduta positiva sui conti economici delle famiglie.
Inoltre, gli immobili in via di realizzazione devono prevedere un impianto solare termico che produca almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria con energia solare.
Si tratta di un segnale importante in direzione di un maggior risparmio energetico e dell’attenzione all’ambiente, ma che avrà ricadute positive anche sul mercato del solare.
Considerando anche i contributi statali per l’installazione di impianti solari sugli edifici già esistenti (detrazioni del 55% previste in Finanziaria), queste misure creeranno, secondo le stime, un mercato di 400-500.000 metri quadrati l’anno di pannelli solari e le installazioni di collettori solari si moltiplicheranno di 5 volte. Un incremento ragguardevole se si considera che, nel 2005, in Italia sono stati installati 72.000 metri quadrati di pannelli, contro i 950.000 della Germania.
I provvedimenti sui contributi potrebbero far decollare l’industria solare nazionale: un adeguato sviluppo dell’offerta, infatti, potrebbe assorbire gran parte della domanda interna di pannelli solari (oggi coperta solo per il 20%-30% da prodotti nazionali) portando notevoli ricadute occupazionali sia nella fase di costruzione che di installazione dei sistemi solari. I contributi, dunque, avranno un ritorno positivo sull'economia interna.
mercoledì, giugno 18, 2008
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