Riportiamo di seguito le motivazioni del premio:
"Chi è Don Peppe ?" "Sono io" . Risponde Don Peppe Diana al killer che gli spara alle 7.30 del mattino del 19 marzo 1994 nella sagrestia della Chiesa di San Nicola a Casal di Principe. Nella terra di Francesco Schiavone, detto "Sandokan", Don Peppe combatte con i poveri e semplici strumenti di un prete di provincia la sua guerra impari contro la cultura camorrista della sopraffazione e della violenza. Promotore del Documento "Per amore del mio popolo", firmato dai parroci della Forania e diffuso nel Natale del 1991 in tutte le Chiese della zona. Animatore per i giovani di mille iniziative; Scout tra gli scout. La sua eredità raccolta dal Comitato Don Peppe Diana. 40.000 persone a ricordarlo il 19 marzo 2009, affianco ai genitori, Jolanda e Gennaro. Il Cardinale Sepe che indossa, in Cattedrale, la sua stola. Oggi un cartello indica Casal di Principe come città nativa di Don Peppe Diana e nasce una cooperativa per lavorare in aree confiscate "sulle terre di Don Peppe Diana". Il fumetto racconta la sua storia e l'eredità che ha lasciato sul territorio, senza trascurare i tentativi di delegittimare la sua figura dopo l'omicidio. "Don Peppino era un prete e basta. Semplicemente un uomo di Chiesa, come ebbe modo di ribadire, quando lo etichettavano sbrigativamente quale prete anticamorra" - scrive Luigi Ciotti. Gli autori e i disegnatori hanno dato vita ad un quadro fedele, anche dal punto di vista visivo, di fatti, luoghi e personaggi, dando anche ampio risalto ai ricordi di parenti e conoscenti, alla ricerca iconografica ed all'approfondimento giornalistico.
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