Senza spiegazioni è la nascita della materia. Senza spiegazioni è la morte per chi ama la vita.
Senza spiegazioni è il mistero che ci balla intorno, cioè vuoto, silenzio, presa senza appigli, psiche.
Senza spiegazioni è il cuore nel nostro petto che batte nonostante il dolore, gli orgasmi, le sparizioni di senso, le crisi ricorrenti e l’inquinamento.
La sfida con Dio e con se stessi ha così inizio, chi resiste al tempo rimarrà dentro la lotta, chi fugge la polvere perderà il sorriso, chi ama la massa le masse raggiungerà l’Assoluto dentro l’energia ibernata della materia.
Senza spiegazioni perché la verità non dà spiegazioni.
Senza spiegazioni come i capelli e le unghie che continuano a crescere anche dopo la morte.
L’Arte orizzontale, la più frequentata negli ultimi 100 anni, dei pittori e dei quadri da parete, ha preso spunto dalla terra per staccarsi dal suolo e formare una visione nell’aria, poeticamente fragile, che vuole respirare. La scultura, arte verticale, ha invece levato la testa verso il cielo dando corpo alla voglia dell’uomo di guardare negli occhi il Creatore. E di sfuggire alle limitazioni, anche quelle della tecnica e del pensiero, rigettando in aria la forza di gravità. Lasciando impronte pesanti e definitive nel senso, molto umano, del faticare.
Tutte e due sono fiori e canti, tutte e due aspettano l’apocalisse di Giovanni per salire sulle nuvole o per sparire per sempre.
Tutte e due hanno occhi, volto, collo e grandi labbra scure. Senza spiegazioni la Scultura sfida il mare aperto e l’infinito del possibile, perché non conosce pace e cura.
Senza spiegazioni lascia gli uomini alle loro mediocrità di acari da salotto.
La creatività degli artisti presenti alla mostra "Senza spiegazioni":
Alberto Garuffio:
Emilano Rubinacci:
Zelimir Baric (Zeliko):
Di Mano in Mano è arte, antiquariato, cultura, riuso, riciclo.
La creatività degli artisti presenti alla mostra "Senza spiegazioni":
Alberto Garuffio:
Emilano Rubinacci:
Zelimir Baric (Zeliko):
Di Mano in Mano è arte, antiquariato, cultura, riuso, riciclo.
Il curatore della mostra: Luca Sartini
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