lunedì, luglio 05, 2010

le imprese e le università per la ricerca e lo sviluppo

Il rapporto tra imprese e università è un aspetto fondamentale per la crescita di un paese. L’impegno deve essere principalmente sostenuto dalle imprese che devono dedicare parte della loro spesa alla ricerca e allo sviluppo. In Europa la media della spesa dedicata alla ricerca e allo sviluppo da parte delle imprese è dell’1,9% del fatturato totale annuo, mentre all’Italia spetta il primato di cattiva investitrice con un percentuale legata all’1,1%. Perché ciò accade? È molto semplice da rendere: in Italia la maggior parte delle imprese è di dimensioni medio-piccole, per cui non spesso gli imprenditori non si trovano nelle possibilità economiche di sostenere delle campagne di ricerca, per i quali progetti di tal fatta divengono complessi e rischiosi. Per ovviare a questa mancanza si sono venuti a creare in Italia centri per l’Innovazione e il Trasferimento tecnologico, che favoriscono l’incontro di atenei e imprese. Questi mirano a favorire il rapporto tra impresa e università, ragionevolmente convinti che il loro impegno porti un duplice vantaggio.
• Innanzitutto di fronte ad un tasso di disoccupazione altissimo dei giovani negli ultimi tre anni, il fatto che le imprese entrino nelle università per accogliere e permetterne la ricerca può rappresentare delle occasioni più importanti peri giovani neolaureati che vogliano entrare nel mondo del lavoro.
• In secondo luogo le imprese possono trarre vantaggio da un costante apporto innovativo al loro business in grado da render loro un vantaggio competitivo sul mercato. Miglioramento costante e nuove idee sono ciò che principalmente possono attingere le imprese da una collaborazione per la ricerca con l’università.
Alcune università come IULM sono molto impegnate nel sostenere questo rapporto a favore dei propri studenti e dello sviluppo del paese.
Dai un’occhiata alle proposte IULM per il prossimo anno accademico.

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